Il South Carolina dice sì alla fucilazione come metodo di esecuzione dei detenuti nel braccio della morte. Una misura shock approvata a maggio dell’anno scorso per ovviare alla difficoltà nel reperire il mix di veleni necessario per le iniezioni letali. Diverse case farmaceutiche hanno infatti vietato l’esportazione dei farmaci negli Usa per motivi umanitari. Fino a oggi i condannati, potendo scegliere tra iniezione e sedia elettrica, avevano optato per la prima, di fatto impedendo l’esecuzione.
Le autorità carcerarie dello stato americano hanno notificato nei giorni scorsi l’ultimazione dei lavori di ristrutturazione
della “camera della morte” di Columbia al procuratore generale, sancendo dunque il via libera ufficiale alla fucilazione come metodo di esecuzione delle condanne a morte.
Secondo quanto riporta la Cbs, nella stanza c’è anche una sedia di metallo per il detenuto che scelga il plotone di esecuzione. A circa quattro metri dalla postazione, un muro con un’apertura rettangolare, attraverso il quale tre
tiratori spareranno al condannato. Tra i promotori della misura il senatore democratico Dick Harpootlian secondo il quale la fucilazione sarebbe il metodo meno doloroso e “più umano” per l’esecuzione.
Stefania Losito