Sono più di 50 le vittime del maltempo e delle piogge torrenziali che si sono abbattute nelle ultime 48 ore sulla
regione di Valencia, secondo i dati ufficiali diffusi dalla Comunità Valenziana ripresi dalla radio Cadena Ser. Almeno 4
sono bambini. Si tratta di un bilancio non definitivo, destinato ad aggravarsi, dal momento che sono numerose le persone ancora disperse. La Farnesina fa sapere che al momento non risultano connazionali tra le vittime dell’alluvione a Valencia.
I corpi sono stati recuperati a Torrent, Chiva, Cheste, Alfafar e Alcudia, le più colpite dalle piogge torrenziali, secondo i servizi di emergenza citati dall’agenzia Efe. Intanto, unità dell’esercito stanno partecipando ai soccorsi.
Almeno 38.000 persone sono rimaste senza luce, segnala la compagnia elettrica Ibedrola, che sta cercando di ripristinare i servizi elettrici.
Ad Albacete circa 150 persone sono alla ricerca di sei dispersi anche con droni dotati di telecamere notturne. Un nuovo allarme del sistema di allarme demografico Es-Alert, attraverso i telefoni cellulari, chiede di evitare oggi qualsiasi tipo di circolazione nella provincia come misura preventiva. In città tutte le lezioni e gli eventi sportivi sono stati sospesi e i parchi rimarranno chiusi. Dodici voli che dovevano atterrare all’aeroporto di Valencia sono stati deviati verso altre citta’ e altri 10 voli sono stati cancellati. L’operatore ferroviario ADIF ha sospeso tutti i servizi nella regione “finche’ la situazione non tornera’ alla normalita’”. I treni ad alta velocita’ tra Madrid e la citta’ di Valencia restano sospesi dopo che un treno ad alta velocita’ con 276 passeggeri e’ deragliato nella regione meridionale dell’Andalusia. Oltre 60
le strade e le autostrade interrotte.
Il presidente della Generalitat Valenciana, Carlos Monzòn, dalle 6 del mattino è in contatto con il comitato di crisi costituito nella notte dalla presidenza del governo alla Moncloa per l’emergenza sul litorale mediterraneo e nella regione di Albacete.
“Ci sono aree senza copertura telefonica e senza luce, in alcuni nuclei urbani” della provincia di Valencia, ha affermato
Monzòn. Ci sono “molteplici vittime, non possiamo dire con certezza quante”, ha aggiunto, nel fare appello alla popolazione a non uscire di casa ed “evitare ogni spostamento” sulle strade della provincia di Valencia. “Non siamo potuti arrivare alle vittime nel momento in cui più avevano bisogno”, ha detto il capo del consorzio provinciale dei
vigili del fuoco di Valencia alla radio Cadena Ser. “Ancora non abbiamo accesso a tutti i municipi che necessitano soccorsi”, ha aggiunto.
Decine di persone hanno trascorso la notte bloccate in auto, in aree di servizio o su ponti, a causa delle strade allagate. Molte si sono rifugiate sui piani alti di abitazioni in attesa dell’arrivo dei soccorsi.
Amet, il servizio meteorologico statale, sui canali social segnala che il fenomeno della Dana, con piogge torrenziali e
tornado, è paragonabile a due grandi temporali degli anni Ottanta – dell’ottobre 1982 e del novembre 1987 – che causarono decine di vittime e ingenti danni.
La Comunità di Valencia ha attivato un numero telefonico per segnalare familiari di cui non si hanno notizie (900365112).
Inondazioni e danni anche in Andalusia, in Almeria, e in Castiglia La Mancia.
Le autorità spagnole affermano che in otto ore a Valencia è caduta la pioggia che cade in un anno. Si stimava che le piogge avrebbero potuto essere dai 150 ai 180 litri per metro quadrato, ma alla fine ne sarebbero stati rilevati più di 445, secondo i dati provvisori.
Stefania Losito