La serie sudcoreana è diventata un fenomeno globale
Netflix ha registrato quasi 4,4 milioni di nuovi abbonati nel terzo trimestre dell’anno e ha così battuto ogni previsione fatta dagli analisti.
Il gruppo ha raggiunto a fine settembre un totale di 213,6 milioni di abbonati in tutto il mondo. A trainare la crescita dell’ultimo trimestre, il successo della serie coreana “Squid Game” prodotta dalla stessa Netflix.
“Squid Game” è una serie televisiva sudcoreana. E’ costituita da nove episodi e narra la storia di un gruppo di persone che rischiano la vita in un mortale gioco di sopravvivenza, che ha in palio una somma pari a circa 33 milioni di euro. Concepita da Hwang Dong –Hyuk sulla base delle sue personali difficoltà giovanili, oltre che alle disparità socio-economiche vigenti in Corea del Sud. Malgrado la sceneggiatura fosse stata scritta per la prima volta nel 2008, l’autore fece fatica a trovare dei produttori disposti a finanziare l’opera, finché Netflix si mostrò interessato, in modo da espandere offerte di intrattenimento provenienti da Paesi esteri.
Lo show programmato dal colosso streaming più visto di sempre è diventato un fenomeno globale. Il successo di Squid Game ha infatti contribuito al balzo dei nuovi abbonati, saliti nel periodo luglio-settembre di 4,4 milioni, oltre le previsioni del mercato, portando il totale a 213,56 milioni.
I titoli di Netflix hanno reagito positivamente all’annuncio dei risultati, arrivando a salire del 3,8% prima di ridimensionare il rialzo. Dall’inizio dell’anno hanno guadagnato il 18%.
“Abbiamo iniziato a testare la nostra offerta di giochi in Paesi selezionati. Siamo ancora alle fasi iniziali di questa iniziativa e puntiamo a provare diversi tipi di giochi, imparare dai nostri clienti e migliorare la nostra offerta. I giochi su Netflix – afferma la società – saranno inclusi dell’abbonamento e non avranno pubblicità”. Nella lettera gli azionisti Netflix mette anche in evidenza di “competere con un’ampia gamma di attività” nella conquista del tempo e dell’attenzione dei consumatori. “Siamo ancora abbastanza piccoli e con molto opportunità per crescere. Secondo Nielsen, negli Stati Uniti – il nostro maggiore mercato – siamo ancora a meno del 10%” del tempo trascorso davanti alla televisione”, osserva Netflix mostrando ai critici di ritenere di poter crescere ancora nonostante la concorrenza sempre più agguerrita.
Angela Tangorra