Ha freddato 19 bambini mentre erano sui banchi di scuola, tranquilli, con i loro insegnanti, due giorni prima che terminasse l’anno scolastico. Nella sua ex scuola, quella che aveva frequentato soltanto un decennio fa. Il bilancio della strage avvenuta in Texas, in una scuola elementare a Uvalde, per mano di un diciottenne, è di 21 morti, 19 bambini e due adulti, di cui un maestro. E si riaccende la polemica sulle armi. Il presidente Biden parla agli americani: “Sono stanco, dobbiamo agire sulle armi. Queste carneficine avvengono soltanto in Usa”. Il killer, Salvador Ramos, ha sparato prima alla nonna e poi ha avuto un incidente di auto vicino alla Robb Elementary School. Sceso dall’auto con fucile e giubbotto antiproiettile, ha cercato di entrare nella scuola superando il blocco di alcuni agenti: una volta nell’edificio ha aperto il fuoco in alcune classi. Il ragazzo 18enne è poi stato fermato dalla polizia che lo ha ucciso sul posto. Di Ramos si sa ancora poco: era uno studente di un liceo dell’area e poco prima della strage ha contatto una sconosciuta su Instagram dicendole che aveva un segreto che voleva condividere: “sto per…”. Alla ragazza comunque non ha confessato quale era il gesto folle che aveva in mente e che ha portato a termine qualche ora dopo. Sul suo account Instagram il killer aveva postato un selfie e foto di armi, inclusa una con due fucili uno accanto all’altro. Non è chiaro se si tratta delle armi usate per la strage. Quello che si sa è che il ragazzo per il suo 18mo compleanno ha acquistato due fucili.
La strage ha preceduto di qualche giorno la convention annuale della National Rifle Association, la lobby della armi. L’appuntamento è per venerdì a Houston, e sono previsti gli interventi di Donald Trump e del governatore dello stato Greg Abbott. Proprio su Abbott in questo ore si stanno concentrando le critiche per aver ammorbidito di recente le leggi sulle armi. E’ anche rispuntato un suo tweet del 2015 in cui invitata i texani a correre ad acquistare di armi. “E’ imbarazzante. Il Texas è solo secondo dietro alla California per gli acquisti di armi nuove. Muovetevi”, aveva twittato.
La strage ha già riacceso il dibattito sulle armi nel mezzo della campagna elettorale delle primarie in vista delle elezioni
di metà mandato. Non è comunque scontato che la spinta del momento si traduca in azione, visto che le stragi che si sono succedute nel corso degli anni non sono riuscite a superare l’impasse in Congresso.
La strage di Uvalde è la seconda più sanguinosa nella storia d’America in una scuola. Solo il massacro di Sandy Hook nel 2012 ha presentato un conto più salato con 26 morti. Nella strage di Parkland in Florida avevano perso la vita 17 persone.
Stefania Losito