Niente proroga al Superbonus, come voluto dal Ministero dell’Economia, ma un decreto ad hoc con la possibilità per i redditi sotto i 15mila euro di mantenere nei fatti l’agevolazione per intero attraverso un fondo per la povertà. Lo ha deciso il Consiglio dei ministri. Esulta Forza Italia: “Saranno tutelati imprese e cittadini, soprattutto quelli più deboli”.
Salta la misura che prorogava gli sconti fiscali per i calciatori in arrivo dall’estero. Resta aperta la partita sui balneari: Salvini propone di consentire ai Comuni di prorogare le concessioni a tutto il prossimo anno ma non c’è unanimità, se ne riparlerà a gennaio.
Via libera del Consiglio dei ministri anche al decreto legge Milleproroghe e a un pacchetto di decreti attuativi, alla delega fiscale, tra cui l’attuazione del primo modulo di riforma dell’Irpef. Con l’ok definitivo alle tre aliquote ci saranno risparmi fino a 260 euro.
Il primo modulo di riforma dell’Irpef prevede l’accorpamento dei primi due scaglioni di reddito e il passaggio da quattro a tre aliquote: il 23% fino a 28 mila euro, il 25% tra 28 e 50 mila euro e il 43% sopra tale soglia.
Intanto la Commissione europea ha versato all’Italia la quarta rata del Pnrr per 16,5 miliardi di euro, facendo salire a 102 miliardi il totale delle risorse ottenute finora, più della metà di quelle previste dal Piano.
Gianvito Magistà