La Procura di Bari ha chiesto la condanna alla pena di sei anni di reclusione per Mario Lerario, l’ex dirigente della Protezione civile della Regione Puglia arrestato il 23 dicembre 2021 con l’accusa di corruzione. Secondo le accuse, avrebbe intascato due tangenti da 20mila e da 10mila euro da due imprenditori che avevano in corso con la Regione appalti per la realizzazione di strutture anche per l’emergenza Covid. La richiesta è arrivata durante il processo con rito abbreviato. Chiesti quattro anni per l’imprenditore foggiano Luca Ciro Giovanni Leccese, anch’egli a processo con rito abbreviato e accusato di corruzione in concorso con Lerario per la tangente da 10mila euro che costò all’allora dirigente l’arresto in flagranza di reato. L’altro imprenditore, Donato Mottola, di Noci, è invece a giudizio con rito ordinario con l’accusa di aver versato a Lerario una tangente da 20mila euro il giorno prima dell’arresto.
Vincenzo Murgolo