Avrebbe venduto oltre tre milioni di litri di carburante per uso agricolo a persone che non ne avevano diritto. Il titolare di una ditta all’ingrosso di prodotti petroliferi di San Giorgio Ionico (nel Tarantino) è stato arrestato dalla Guardia di Finanza e ora si trova ai domiciliari per una truffa al fisco di circa 2,6 milioni di euro: a tanto ammonta l’evasione di Iva e accise accertata dagli inquirenti. Altre tre persone, due delle quali appartenenti allo stesso nucleo familiare, sono indagate.
L’ordinanza nei confronti dell’imprenditore è stata emessa dal gip di Taranto, Loredana Galasso, al termine di un’indagine della Procura. Le ipotesi di reato sono associazione per delinquere, truffa ai danni dello Stato, falso ideologico, sottrazione all’accertamento ed al pagamento dell’accisa ed irregolarità nella circolazione dei prodotti sottoposti ad accisa.
Secondo quanto emerso, l’attività illecita sarebbe stata realizzata attraverso l’emissione di falsi documenti. Il carburante risultava solo sulla carta venduto a ignari acquirenti aventi diritto, alcuni dei quali deceduti. In realtà veniva ceduto a persone non autorizzate ad aliquota agevolata.
Michela Lopez