
Il tennista altoatesino: “Sono stato prevedibile, Carlos migliore di me”
E’ stato destituito dal trono di numero uno al mondo il tennista altoatesino Jannik Sinner. Lo spagnolo Carlos Alcaraz ha vinto gli Us Open strappandogli anche il titolo di numero uno al mondo che deteneva da oltre un anno. L’azzurro ha perso la finale dello slam americano che aveva vinto lo scorso anno in 4 set con il punteggio di 2-6, 6-3, 1-6, 4-6. Alcaraz, vincendo, si afferma come il secondo giocatore più giovane al mondo a vincere sei titoli del Grande Slam dopo Bjorn Borg.
“Congratulazioni, sei stato meglio di me. Ringrazio anche la mia squadra. Ho cercato di fare il meglio, non ho potuto fare di più”, ha detto Sinner ringraziando tutti. “Non sono una macchina, posso sbagliare anche io”, ha messo in evidenza. “Fisicamente oggi stavo abbastanza bene. C’erano due o tre cose che non erano lì dove volevo. Sono stato troppo prevedibile”, ha aggiunto dicendosi “contento” della sua stagione di Slam e assicurando che lavorerà per cambiare qualcosa nel suo gioco. “A volta bisogna uscire dalla confort zone” e cambiare e rischiare, ha spiegato Sinner. “Ci vediamo il prossimo anno”, ha aggiunto fra gli applausi.
“Guardo molto dei suoi match per studiare come gioca. Non direi che è stato prevedibile ma lo conosco, conosco il suo stile, conosco le sue armi”, ha replicato Alcaraz. “Jannik è incredibile quello che hai fatto durante la stagione. Ti vedo più come famiglia, è bello condividere con te il campo e il resto”, ha osservato Alcaraz complimentandosi con il suo rivale-amico prima di ricevere la coppa e la busta con l’assegna da 5 milioni di dollari. “Il mio obiettivo è completare il Grande slam, cercherò di centrarlo”, ha aggiunto.
La partita si è giocata anche fra le polemiche. La presenza di Trump ha costretto gli organizzatori a ritardare l’inizio della partita di 48 minuti per concedere ai tifosi più tempo per accedere allo stadio in seguito alla stretta ai controlli di sicurezza. Quando il match era iniziato centinaia di persone erano ancora in fila fuori per accedere allo stadio. “Vengo da 40 anni e non ho mai visto una cosa del genere”, ha raccontato uno spettatore, tra quelli indignati per aver pagato oltre mille euro ed essere però stato costretto ad entrare nello stadio in ritardo per ragioni di sicurezza legate al presidente Usa.
La Us Tennis Association ha chiesto alle reti tv prima dell’incontro di ‘censurare’ le eventuali reazioni su Trump, il
primo presidente dai tempi di Bill Clinton ad assistere a una finale degli Us Open.
Stefania Losito