Una folla nutrita si è data appuntamento dentro e fuori la moschea francese di Nanterre per i funerali di Nahel, il 17enne ucciso martedì scorso da un poliziotto. Ad assicurare il regolare svolgimento della cerimonia, alla quale non sono stati ammessi i giornalisti, è stato il servizio d’ordine della stesa moschea. Dopo essere stato esposto nella camera ardente in mattinata, il corpo del giovane è stato portato a spalla da otto persone fino alla moschea. “Giustizia per Nahel” è stato lo slogan più ricorrente. Intanto sono stati oltre 1300 i fermi nella quarta notte di incidenti, anche se il governo di Parigi ha parlato di “minore intensità delle violenze”. Il ministro dell’Interno francese, Gérald Darmanin, ha parlato di 45mila poliziotti e gendarmi mobilitati per questa notte nel tentativo di arginare le violenze. Il presidente Macron ha invece rinviato la sua visita di Stato in Germania. Ad annunciare la decisione è stata la presidenza tedesca, poche ore prima della conferma da parte dell’Eliseo. Al momento non è stata concordata una nuova data.
Vincenzo Murgolo