
Un terremoto di magnitudo 8.8 ha colpito nella notte italiana tra martedì e mercoledì la regione russa orientale della Kamchatka. Si tratta di uno dei terremoti più forti mai registrati, forse tra i 10 più potenti della storia. Ed è il più forte dal 1952 nella zona.
Il sisma ha innescato un allarme tsunami su tutte le coste dell’Oceano Pacifico, dall’Asia al Nord e Sud America, passando per le Hawaii e altre piccole isole. C’è il pericolo di onde alte fino a 3-4 metri.
In Giappone le prime onde di alcuni centimetri sono già arrivate ad Hokkaido. Le persone sono state evacuate in auto o a piedi verso zone più elevate. A Fukushima evacuati gli operai che stanno lavorando allo smantellamento della centrale nucleare già colpita dal devastante tsunami del 2011.
Le autorità dei Paesi che si affacciano sul Pacifico in Nord e Sud America, tra cui Stati Uniti, Canada, Messico ed Ecuador, hanno avvertito i cittadini di evitare le spiagge.
Alle Hawaii, il sindaco di Honolulu, Rick Blangiardi, ha dichiarato che i residenti e le migliaia di turisti dovrebbero cercare riparo ai piani superiori degli edifici o su terreni più elevati. Aperti anche i rifugi d’emergenza. Altre nazioni che potrebbero essere interessati dallo tsunami sono Cile, Colombia, Costa Rica, Polinesia Francese, Guam, ma anche Australia, Nuova Zelanda, Tonga e Taiwan.
Gianvito Magistà