Un terremoto di magnitudo 4.2 è stato avvertito nella notte nella zona dei Campi Flegrei, in Campania, dove da giorni è in corso uno sciame sismico. L’ipocentro è stato individuato a circa tre chilometri di profondità. La scossa è durata diversi secondi ed è stata distintamente avvertita in molti quartieri di Napoli, da Fuorigrotta al Vomero, dalla Riviera di Chiaia a Capodimonte. Tanti i cittadini svegliati dal movimento tellurico e dalle sirene degli allarmi che si sono messe in azione. Scosse di minore intensità, con magnitudo 2 e 2.2, erano state registrate anche nella tarda serata di ieri, sempre con epicentro nella zona dei Campi Flegrei. Non si registrano, a quanto si apprende, danni a persone o cose, ma la circolazione ferroviaria è stata interrotta per alcune ore per consentire una verifica della rete ferroviaria, con conseguenti disagi e ritardi. Anche Anas ha attivato i protocolli per le verifiche sulle arterie stradali e autostradali, da cui non sono emersi danni strutturali o anomalie. Circolazione regolare sulla statale 7 quater “Domitiana” e sulla statale 686 “di Quarto”.
Il terremoto, secondo quanto riportato dal servizio apposito dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv), è stato “il maggiore degli ultimi 40 anni” ed è avvenuto “durante uno sciame cominciato ieri mattina alle cinque, caratterizzato da 60 eventi di intensità inferiore”. Il sisma, secondo il direttore dell’Osservatorio vesuviano dell’Istituto, “si inquadra nella dinamica bradisismica, che negli ultimi giorni ha subìto una lieve accelerazione”, vale a dire che “il processo sta continuando e la velocità di sollevamento del suolo si sta leggermente intensificando”. La scossa è stata avvertita anche a Foggia, Potenza e in altre province campane e laziali. I centri più vicini all’epicentro sono Pozzuoli, Bacoli, Quarto, Napoli, Monte di Procida e Marano di Napoli. A Pozzuoli il sindaco, Luigi Manzoni, ha disposto la chiusura delle scuole e avviato le verifiche negli istituti.
Vincenzo Murgolo