Una diciannovenne italiana di origini kosovare è stata arrestata dalla Polizia in un blitz a Milano con l’accusa di associazione con finalità di terrorismo. La ragazza, che è stata trasferita in carcere, si era radicalizzata a 16 anni ed era
una devota sostenitrice dell’Isis. L’indagine e’ partita dopo una segnalazione dell’intelligence relativa al marito della ragazza, un 21enne kosovaro sposato a gennaio scorso, imparentato con l’attentatore di Vienna Kujtim Fejzulai. La ragazza si era trasferita a Milano pochi mesi fa a casa del fratello. Tra le foto nel cellulare della giovane, c’era anche la foto dell’attentatore, appartenente all’Isis-Khorasan, che lo scorso 26 agosto si è fatto esplodere all’aeroporto di Kabul causando centinaia di morti tra i civili che cercavano di scappare dall’Afghanistan ormai in mano ai talebani. Tra le foto, oltre a quella in cui la giovane è ritratta col niqab e con un guanto nero con il simbolo dell’Isis, anche quelle del massacro nella redazione di Charlie Hebdo.
La 19enne, secondo le indagini, svolgeva una “funzione di proselitismo alla causa dell’Islam radicale nei confronti di ragazze kosovare anche minorenni”. In particolare, lo scorso 24 febbraio, in una chat Telegram, “prometteva a una interlocutrice 16enne (…) con cui reciprocamente si appellava come ‘Leonessa’ che le avrebbe trovato come sposo un ‘Leone'”, un militante dei Leoni dei Balcani, “con il quale morire da martire dopo un matrimonio ‘bagnato dal sangue dei miscredenti'”. Lo si legge
nell’ordinanza di custodia cautelare del gip Carlo Ottone De Marchi. “Particolarmente allarmante” appare il ritrovamento dei file salvati sul cellulare della ragazza: c’erano documenti contenenti testi in lingua inglese noti non solo per essere strumento di propaganda dello Stato islamico, ma aventi la finalità di auto-addestramento al compimento di azioni violente nei paesi occidentali anche attraverso la realizzazione di ordigni artigianali, una sorta di “voto al martirio”. Tra questi anche “How to survive in the west”, “Hijrah to the Islamic State”, “Black Flags from the
Islamic State”, nonche’, in lingua italiana, “44 modi per sostenere il jihad”, scritto dall’Imam Anwar Al-Awlaki.
Stefania Losito