Lancette indietro di un’ora nella notte fra sabato e domenica. Torna infatti l’ora solare, che ci accompagnerà fino al 30 marzo 2025. Gli italiani godranno (almeno per un giorno) di un’ora in più di sonno, pagando lo scotto di vivere giornate con un’ora in meno di sole la sera. Termina così dopo 7 mesi l’ora legale, la variazione convenzionale dell’orario astronomico.
In alcune Faq contenute in un’analisi della Fnomceo in merito ai passaggi ora legale-ora solare, i medici sottolineano che “le persone dormono significativamente di più nel breve periodo quando guadagnano un’ora dopo il ritorno all’ora solare”. Inoltre i ricoveri ospedalieri diminuiscono drasticamente per quattro giorni: ad esempio, quelli per malattie cardiovascolari diminuiscono di dieci unità per milione di abitanti. I medici mettono in guardia sul fatto che i dati in alcuni casi, soprattutto legati agli effetti sui bambini “sono ancora contrastanti” e che è “difficile dare una risposta definitiva” alla domanda se l’ora legale disurbi o no il sonno. Con il passaggio all’ora solare – si legge nell’analisi – il rischio principale è quello di dormire troppo “e quindi rompere il ritmo circadiano”. Ecco dunque alcuni semplici accorgimenti da adottare già qualche giorno prima rispetto alla data del cambio d’ora: mantenere una routine andando a letto alla stessa ora ogni sera e alzandosi alla stessa ora ogni mattina, anche nei fine settimana; fare pasti leggeri la sera; evitare l’utilizzo di dispositivi elettronici almeno un’ora prima di dormire.
Michela Lopez