È ritenuto a capo di una presunta associazione dedita al traffico illegale milionario di gasolio agricolo. Michele Cicala, 42 anni, pregiudicato, è stato nuovamente sottoposto alla misura di sorveglianza speciale per cinque anni, con obbligo di soggiorno nel Comune di Taranto. Stessa misura del 2005 e 2008. Per lui la Guardia di finanza ha disposto il sequestro di beni per circa 20 milioni di euro. L’operazione denominata “Petrolmafia” ha portato in tutto all’esecuzione di circa 50 misure cautelari. Secondo le Fiamme gialle, Michele Cicala avrebbe riciclato e auto riciclato nel circuito economico legale i proventi delle attività illecite, con imprese intestate a se stesso a dei prestanome. Il tutto grazie anche ad attività compiacenti con sedi nella provincia di Taranto e in Campania.
Anna Piscopo