
Nuovi dati sulle presenze dei turisti nei luoghi di villeggiatura italiani a seguito della querelle estiva sullo spopolamento o meno dei lidi marini. La fotografia l’ha scattata il Viminale che ha messo insieme i dati sulle presenze denunciati dalle strutture ricettive al ministero tramite la banca dati ‘Alloggiati web’. Da queste registrazioni emerge che dal primo al 18 agosto in Italia ci sono stati oltre 15 milioni e mezzo di turisti, il 9,3% in più dello stesso periodo dello scorso anno. Più della metà stranieri (8,3 milioni). Il Governo esulta, ma una lettura dei dati da parte degli albergatori dice un’altra cosa: “La percezione delle imprese è diversa: nella gran parte delle località si rilevano presenze in calo o tutt’al più stazionarie. La nostra sensazione -spiega Federalberghi – è che il trend segnalato dal Ministero dell’Interno sia in buona parte attribuibile all’emersione dei tanti abusivi ed evasori che sono stati finalmente stanati” con l’introduzione del Codice identificativo nazionale. Per l’associazione degli albergatori, “per ottenere un risultato accurato” sull’andamento del flusso di turisti “sarebbe opportuno analizzare il dato ‘ceteris paribus’, depurandolo dall’effetto Cin (codice identificativo nazionale), che ha portato allo scoperto centinaia di migliaia di appartamenti. Basti considerare che nei mesi scorsi sono stati registrati nella banca dati del Ministero del Turismo più di 600mila alloggi, dei quali sino all’anno scorso si sapeva poco o nulla” spiega Federalberghi. “Ovviamente, l’emersione di milioni di posti letto che lo scorso anno non erano rilevati è cosa buona e va salutata con favore. Ma, purtroppo, per qualche anno falserà la lettura dei dati” conclude l’organizzazione.
Michela Lopez