Il miliardario vorrebbe trasformare la piattaforma in un’app onnicomprensiva (non meglio precisata): “X, la app di tutto”, cinguetta
Elon Musk torna sui suoi passi e vuole di nuovo Twitter, e il titolo schizza alle stelle. L’imprenditore multimiliardario
ha scritto alla società proponendole di acquistarla a 54.20 dollari ad azione, ossia lo stesso prezzo offerto in
aprile per un totale di 44 miliardi di dollari. E la società ha cinguettato un deciso “sì”. La quotazione del social è stata sospesa a Wall Street “in attesa di informazioni” dopo un articolo di Bloomberg che ha rivelato la nuova mossa di Musk, facendo volare il titolo sino a +18%. Secondo la tv Cnbc, l’accordo potrebbe essere finalizzato venerdi’ o lunedi’ prossimi.
Le parti avevano siglato una intesa a fine aprile, ma in luglio il patron di Tesla aveva fatto dietrofront accusando Twitter di non aver fornito dati veri su spam e bot (gli account falsi), quest’ultimi a suo avviso superiori al 5% indicato dalla piattaforma. La compagnia aveva reagito facendogli causa in un tribunale del Delaware per costringerlo ad onorare l’impegno, sostenendo che la questione dei bot è un pretesto per uscire da un’operazione che Musk non reputa piu’ vantaggiosa. Le prime udienze non sono state molto incoraggianti per l’uomo più ricco del mondo che, forse per questo, ci ha ripensato. La giudice Kathaleen McCormick lo ha autorizzato ad utilizzare le rivelazioni di una ‘talpa’ interna, l’ex capo della sicurezza di Twitter, Pieter Zatko, secondo cui la societa’ ha ingannato le autorita’ americane anche sugli account falsi, uno dei motivi addotti dal magnate per far saltare l’operazione. Ma ha visto respinta la sua istanza di rinviare il processo perché “anche un ritardo di quattro settimane rischierebbe di arrecare a Twitter
un danno troppo grande da giustificare”. In ogni caso i legali di Musk temono che, nonostante la ‘talpa’, sarebbe difficile provare gli avversi effetti materiali delle sue accuse, che sono il requisito per uscire dal contratto. La prossima udienza e’ fissata per il 17 ottobre ma un eventuale accordo eviterebbe a Musk una incerta battaglia legale.
E subito cinguetta: “L’acquisto di Twitter è un acceleratore per creare X, l’app di tutto”, suggerendo che la piattaforma sarà funzionale alla creazione di una non meglio precisata app onnicomprensiva.
Stefania Losito