
Si è suicidato con un’arma da fuoco, vicino a una caserma dei carabinieri, Salvatore la Motta, l’uomo sospettato di avere ucciso due donne a Riposto, nel Catanese. Era un ergastolano in licenza premio. Era stato condannato per associazione mafiosa e per un omicidio commesso prima del 2000. Si era avvicinato alla caserma dicendo di volersi costituire ma poi ha puntato la pistola alla tempia. Secondo quanto si è appreso, avrebbe avuto una relazione extraconiugale con la prima vittima, Carmelina Marino di 48 anni assassinata in un’auto sul lungomare Pantano. L’altra donna, Santa Castorino di 50 anni, è stata uccisa in un luogo poco distante nella stessa cittadina, appena scesa dalla sua auto.