Si cerca ancora il marito di Klodiana Vefa, la donna albanese di 35 anni uccisa in una strada di Castelfiorentino (Firenze) ieri sera: l’uomo, anche lui albanese di professione muratore, risulta irreperibile da ieri ma gli investigatori, che lo ritengono responsabile dell’omicidio, lo cercano anche con gli elicotteri.
La 35enne, madre di due figli adolescenti di 17 e 14 anni, aveva divorziato dal marito in Albania ma in Italia ancora il divorzio non era stato trascritto. A Castelfiorentino convivevano, da separati, nella stessa casa.
Lui l’avrebbe aspettata e sparata in strada, alla gola, come un’esecuzione, con una pistola. Secondo alcuni racconti emersi sul posto sono stati uditi più spari, qualcuno parla di tre. I colpi di arma da fuoco sarebbero stati sentiti sia dai palazzi sia da un circolo Arci nelle vicinanze.
Da quanto si apprende le ricerche sono estese a tutta la provincia di Firenze: l’uomo non avrebbe con sè nè denaro nè documenti e si sarebbe allontanato a bordo della sua Golf grigia. Gli inquirenti ritengono sia ancora in possesso della pistola: l’arma non è stata ritrovata. Intanto proseguono gli accertamenti dei carabinieri, coordinati dal pm Ornella. Per domani intanto dovrebbe essere dato l’incarico per l’autopsia.
“Era una ragazza fantastica, che conoscevo bene personalmente, e che era amata da tutti. Questo fatto ci ha distrutto”. Così scrive su Facebook il sindaco di Castelfiorentino Alessio Falorni che ha poi reso noto che “sarà proclamato il
lutto cittadino, con due giorni nei quali le nostre bandiere saranno issate a mezz’asta, le manifestazioni pubbliche saranno annullate, e alle scuole sarà chiesto di stimolare gli studenti circa il tema del femminicidio e della violenza sulle donne”, perchè è “ormai l’ipotesi perseguita dagli inquirenti, una barbara uccisione perpetrata dal marito”, attualmente ricercato. “Indiremo stasera, con la partecipazione delle associazioni castellane, una fiaccolata alla quale invito la cittadinanza a partecipare, per una presa di posizione collettiva contro questo terribile, barbaro fenomeno, ahimè così frequente anche nei nostri tempi, e per ricordare Klodiana con il nostro affetto. Non ci arrendiamo all’orrore”.
Dopo aver evidenziato che “purtroppo il tema in questione è ancora una volta quello della violenza sulle donne”, Falorni che rileva però che “perfino ieri” ha ricavato “come ancora alcuni preferiscano rintanare la propria riflessione sulle carenze di sicurezza e di ordine pubblico, invece che sulle cause reali di questo fenomeno”: “Ho letto e sentito in merito commenti agghiaccianti, anche accompagnati da alcune dichiarazioni da parte dei soliti sciacalli politici”.
Secondo una prima ricostruzione dei carabinieri, la vittima era appena uscita di casa per uscire con un’amica, quando avrebbe incontrato l’ex marito che la stava aspettando su una panchina. Avrebbero litigato, finché lui avrebbe tirato fuori la pistola, esplodendo almeno due colpi. Uno le è stato fatale, alla gola. Nella zona è stato ritrovato un bossolo: appartiene a una semiautomatica, una 7.65. Probabilmente il movente è legato a una nuova relazione che aveva Klodiana, anche se un’amica ha raccontato che anche lui aveva un’altra donna. Gli investigatori stanno ascoltando i due figli della coppia, che avrebbero raccontato di litigi tra i due ma che non sarebbero documentati da nessuna denuncia, nonostante l’amica abbia parlato di lui come di un uomo violento. Sempre da quanto ricostruito ad assistere all’omicidio sarebbero state due persone non vicine alla famiglia. La figlia 14enne, da casa, avrebbe assistito ad alcune fasi successive: sarebbe così corsa a svegliare il fratello che stava dormendo.
Stefania Losito