Ha ucciso l’ex compagna e nascosto il corpo in casa, nel quartiere Madonnella di Bari. E’ la sentenza definitiva della Corte di Cassazione che ha confermato la condanna alla pena di 22 anni di reclusione nei confronti del 35enne barese Marco Basile, imputato per l’omicidio volontario e l’occultamento del cadavere dell’ex compagna, la 48enne Donata De Bello, il cui corpo fu trovato il 13 luglio 2017 nella casa al quartiere Madonnella di Bari dove la coppia aveva convissuto. La condanna è ora definitiva.
Stando alla ricostruzione condivisa dai giudici dei tre gradi di giudizio, Basile ha ucciso la ex compagna al termine di un violento litigio, culminato con una coltellata alla giugulare. Il corpo, che presentava ferite di arma da taglio, fu trovato chiuso in un armadio nella camera da letto, avvolto in un cellophane e poi in un tappeto e legato con delle corde. Il cadavere fu trovato il giorno dopo la morte, dopo la segnalazione del padre dell’imputato che si era insospettito per i comportamenti del figlio, detenuto da allora, e decise di rivolgersi alle forze dell’ordine.
Nel processo si sono costituiti parte civile i quattro fratelli e l’ex marito con il figlio minore della vittima, rappresentati dagli avvocati Nicola Quaranta, Giuseppina Maritato, Pasquale Loseto e Maria Cristina Iandolo, che già in
primo grado avevano ottenuto il risarcimento dei danni.
Stefania Losito