Ore 20.30 – La Russia è pronta a vietare l’esportazione di grano e zucchero per mantenere la stabilità del mercato interno. Lo ha annunciato – secondo quanto riporta l’Interfax – la vice premier Victoria Abramchenko sottolineando di aver approvato “gli atti introdotti dal Ministero dell’Industria e del Commercio per vietare l’esportazione di zucchero bianco e grezzo dalla Federazione Russa fino al 31 agosto, così come quella di grano, segale, orzo e mais fino al prossimo 30 giugno”.
Ore 20.00 – Durante l’incontro Usa-Cina sulla guerra in Ucraina che si è tenuto a Roma, il responsabile per la sicurezza nazionale americana, Jake Sullivan, ha ribadito che qualsiasi supporto a Mosca – militare o economico – comporterà delle implicazioni. Questo perché sembra che la Cina abbia aperto alla possibilità di fornire armi alla Russia qualora ve ne fosse bisogno. “Lo scopo dell’incontro di oggi era esprimere in modo molto chiaro a Pechino le nostre preoccupazioni rispetto a un suo coinvolgimento” ha detto il portavoce del dipartimento di Stato Usa Ned Price. Durante il meeting, Sullivan e il membro del politburo del Partito Comunista Cinese e Direttore dell’Ufficio della Commissione Affari Esteri Yang Jiechi, hanno anche sottolineato l’importanza di mantenere aperte le linee di comunicazione tra gli Stati Uniti e la Cina.
Ore 18.00 – Un raid russo su una torre della televisione nell’ovest dell’Ucraina ha provocato almeno 9 morti. Lo riferiscono le autorità locali.
Ore 17.30 – Viktor Zolotov, comandante della Guardia Nazionale russa e uno degli uomini più vicini al presidente Putin per le operazioni militari in Ucraina, ha ammesso che “non tutto sta andando alla velocità che vorremmo. Ma stiamo procedendo verso l’obiettivo passo dopo passo e vinceremo”. Nuova preoccupazione intorno alla centrale nucleare di Zaporizhzhya. Secondo il servizio stampa di Energoatom, l’azienda ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari attive nel Paese, infatti, le forze russe avrebbero fatto saltare in aria delle munizioni vicino all’Unità G1 della centrale nucleare.
Ore 17.00 – È in arrivo il quarto pacchetto di sanzioni Ue contro la Russia. Nella black list dei personaggi vicini a Putin dovrebbe finire, secondo indiscrezioni, anche Roman Abramovich, il miliardario russo proprietario del Chelsea.
Ore 16.30 – Pausa tecnica per i colloqui tra Russia e Ucraina. Le trattative riprenderanno domani. Il presidente ucraino Zelensky ha definito i negoziati “difficili”, anche se andranno avanti. Intanto Zelensky parlerà mercoledì al Congresso degli Stati Uniti.
Ore 13.38 – La Russia punterà a utilizzare lo Yuan cinese come una delle riserve valutarie. L’annuncio è arrivato dal ministro delle Finanze di Mosca, Anton Siluanov, parlando al canale televisivo Rossiya-24. “Lo Yuan cinese è una valuta di riserva affidabile”, ha spiegato, aggiungendo che “una parte delle riserve auree e valutarie è in questa valuta”.
Ore 13.21 – Una persona è morta e altre sei sono rimaste ferite dopo che i rottami di un missile russo si sono abbattuti su una strada residenziale di Kiev. Lo riferiscono le autorità cittadine citate dalla Bbc. I rottami hanno distrutto un autobus e incendiato un edificio residenziale nel quartiere storico di Kurenivka dopo essere stato intercettato dalla difesa aerea ucraina. L’autobus, che non aveva a bordo passeggeri, è stato completamente distrutto. Le foto diffuse da un consigliere del ministro dell’Interno ucraino mostrano i resti dell’autobus sparsi sulla strada e il fumo che sale dall’edificio danneggiato. In cielo si vedono le tracce dei missili anti-aereo.
Ore 12.22 La centrale di Chernobyl è nuovamente tagliata fuori dalla rete elettrica. A riferirlo è stato l’operatore della centrale stessa.
Ore 12.16 – Sono più di 2 milioni e 800mila le persone fuggite dall’Ucraina dopo l’invasione russa. Ad affermarlo l’Agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati.
Ore 12.15 – Per Mikhail Podolyak, consigliere dell’ufficio presidenziale ucraino, ai colloqui in corso tra le delegazioni di Ucraina e Russia le parti “restano ferme sulle loro specifiche posizioni” e la comunicazione “continua a essere difficile” in ragione di “sistemi politici troppo diversi”. La trattativa “va avanti”, ha poi aggiunto Podolyak in un altro post su Twitter.
Ore 11.50 – “Israele non sarà una strada per bypassare le sanzioni imposte alla Russia e dagli Stati Uniti e da altre potenze occidentali”. Lo ha dichiarato il ministro degli Esteri israeliano, Yair Lapid, in Slovacchia. “Il ministero”, ha aggiunto, “sta coordinando il dossier insieme ai partner, inclusi la Banda di Israele, il ministero delle Finanze, quello dell’Economia, l’Autorità aeroportuale, il ministero dell’Energia e altri”.
Ore 11.46 – Il ministero delle Finanze russo ha annunciato di aver approvato una procedura temporanea per il rimborso del debito in valuta estera, ma ha avvertito che i pagamenti saranno effettuati in rubli se le sanzioni impediranno alle banche di onorare i debiti nella valuta di emissione. A riferirlo è il giornale ‘The Indipendent’.
Ore 11.39 – Ramzan Kadyrov, il leader ceceno fedelissimo di Vladimir Putin, è a Kivankov, nel distretto di Kiev, nascosto in un seminterrato. A riferirlo è Anton Gerashchenko, ministro dell’Interno ucraino.
Ore 11.35 – Ci sarebbero anche alcuni bambini tra le 16 vittime dopo la caduta di frammenti di un missile ucraino nel Donetsk. A riferirlo Denis Pushilin, capo dell’autoproclamata repubblica di Donetsk, citato dall’agenzia di stampa Tass. le prime informazioni parlavano di 20 morti, mentre i feriti sono 23. “Sebbene il missile sia stato abbattuto”, ha spiegato, “i suoi frammenti hanno causato molti danni e vittime civili, che è la cosa peggiore. Le persone erano in fila davanti a un bancomat, altri a una fermata del trasporto pubblico. Tra i morti ci sono bambini”.
Ore 11.34 – Sale a oltre 2500 il bilancio delle vittime dei bombardamenti russi nella città di Mariupol dall’inizio dell’invasione in Ucraina. A riferirlo il consigliere della presidenza di Kiev, Oleksiy Arestovych, parlando di “catastrofe alla quale il mondo non ha dato il giusto peso”.
Ore 11.19 – Ha preso il via il quarto round di colloqui tra Kiev e Mosca. A riferirlo un negoziatore ucraino.
Ore 11.05 – Almeno due persone sono rimaste uccise nello stabilimento aeronautico Antonov, a nord di Kiev. A riferirlo fonti del consiglio comunale della capitale ucraina.
Ore 10.34 – Dall’inizio dell’invasione in Ucraina sono rimasti uccisi 90 bambini e oltre 100 sono rimasti feriti. Ad affermarlo l’ufficio del procuratore generale dell’Ucraina, secondo quanto riportato dal ‘The Guardian’. “Il maggior numero di vittime”, si legge in un comunicato, “si è registrato nelle regioni di Kiev, Kharkiv, Donetsk, Chernihiv, Sumy, Kherson, Mykolayiv e Zhytomyr”.
Ore 10.31 – Almeno 20 persone sono rimaste uccise durante alcuni raid aerei ucraini compiuti nel Donetsk. Ad affermarlo i separatisti filorussi.
Ore 10.20 – Sono più di 40mila i miliziani siriani finora arruolati dalla Russia in Siria. A riferirlo l’Osservatorio nazionale per i diritti umani, che da anni si avvale di una fitta rete di fonti locali. Nessun combattente, ha però precisato l’Osservatorio, è stato trasferito al fronte ucraino dai rappresentanti militari russi. Si tratta, a quanto si apprende, non di volontari, bensì di persone iscrittesi dietro promesse di ricevere “un salario e privilegi”. L’arruolamento, secondo l’Osservatorio, è in corso a Damasco e ad Aleppo tramite varie strutture governative siriane da anni cooptate dal sistema militare russo. Tra queste entità di mediazione c’è il partito Baath, al potere da mezzo secolo in Siria.
Ore 9.24 – Notte di bombardamenti a Kharkiv, nel mirino case e ospedali con persone uccise e ferite. A riportarlo l’agenzia ucraina ‘Unian.ua’ su Facebook, riferendo quanto affermato dalla polizia della regione di Kharkiv. “La regione”, ha detto la polizia, “ha passato una notte difficile. Gli occupanti russi sono stati costantemente alla ricerca di aree
residenziali, ospedali, infrastrutture e industrie. Numerose distruzioni e incendi hanno ucciso e ferito persone”, ha detto la polizia.
ore 9.10 – Intanto, il Kyiv Independent dice che un condominio di 9 piani a Kiev e’ stato colpito questa mattina dai bombardamenti e nelle operazioni di soccorso sono stati trovati 2 morti e 3 feriti. Altri 15 sono stati salvati e 63 sono stati evacuati mentre si spegnevano le fiamme.
Ore 9.05 – Le sirene di avvertimento hanno suonato tutta la notte in tutte le regioni dell’Ucraina in 19 province su 24. In uno dei suoi video serali, torna a parlare il premier Volodymyr Zelensky, che esorta la popolazione a resistere: “vinceremo”, dice. E si rivolge poi alla Nato: senza una no-fly zone “è solo questione di tempo” prima che un missile russo cada nel territorio dell’Alleanza. Sul fronte diplomatico, intanto, Mosca fa sapere che la delegazione dei negoziati potrebbe discutere anche di un incontro tra i due presidenti russo e ucraino. Proprio Zelensky chiede da tempo un faccia a faccia con Putin. Intanto nelle prossime ore è atteso a Roma il vertice Usa-Cina fra il consigliere alla Sicurezza nazionale americano Jack Sullivan e il capo della diplomazia del Partito comunista cinese Yang Jiechi. La Cina non ha mai condannato l’attacco di Mosca ma si è astenuta, anziché votare ‘no’, sulla risoluzione dell’Onu contro la Russia. Solo alcuni giorni fa il presidente cinese Xi Jinping ha pero’ usato per la prima volta il termine ‘guerra’, bandito dal suo alleato Vladimir Putin.
L’ambasciata di Pechino a Washington afferma intanto di “non aver mai sentito parlare” di una richiesta di armi fatta alla Cina dalla Russia, come affermato invece da fonti Usa citate dal Financial Times. I colloqui invece tra la delegazione di Mosca e quella di Kiev riprendono oggi in videoconferenza. Di Maio oggi va in Romania e Moldavia. Il presidente Usa Biden ha sentito nelle ultime ore il presidente francese Emmanuel Macron con cui si è accordato per inasprire ulteriormente le sanzioni contro la Russia.
Ieri, nella regione di Leopoli, a Yavoriv i missili russi hanno abbattuto un campo di addestramento militare uccidendo 35 persone. La base militare si trova a pochi chilometri dal confine con la Polonia, Paese che fa parte della Nato. A Irpin, sotto le bombe, muore anche un giornalista americano, Brent Renaud, 50 asnni, mentre era in macchina con un collega, rimasto ferito.
Nelle città, a Mariupol scarseggiano cibo, medicine, i cittadini sono allo stremo. La notte scorsa le sirene d’allarme sono durate cinque ore, costringendo i cittadini per tutto il tempo nei rifugi. A Odessa ci si prepara a un attacco dal mare che sembra sia stato semplicemente rimandato a causa del maltempo.
A Mosca continuano le manifestazioni contro la guerra nelle piazze: 250 gli arresti della polizia. Sono 15mila i manifestanti fermati dall’inizio della guerra.
ore 9 – Le autorità di Kiev si stanno preparando all’assedio: spiegano di aver accumulato generi alimentari essenziali per un minimo di due settimane. Lo riporta il Kyiv Independent. “C’è cibo per almeno due settimane per nutrire i due milioni di persone che sono rimasti nella città”, dicono.
ore 8 – Lo stabilimento degli aerei Antonov , nel nord di Kiev, è stato colpito dai bombardamenti russi. Lo riferisce la Bbc citando le autorità cittadine. L’impianto di produzione si trova a Sviatoshyn Airfield, a circa 10 km dal centro della capitale ucraina.
ore 7.45 – Le sanzioni e il congelamento dei conti in valuta estera della Russia sono un tentativo dei Paesi occidentali di voler orchestrare il suo “default artificiale”. Lo afferma il ministero delle Finanze russo, riferisce l’agenzia Tass. “Le dichiarazioni secondo cui la Russia non può far fronte ai propri obblighi di debito pubblico non corrispondono alla
realta’”, ha affermato il ministero.
Stefania Losito