I negoziati continuano, ma il coprifuoco a Kiev per le prossime 35 ore è il segnale di una distanza a tratti incolmabile. Ipotesi sempre più chiara e rafforzata dalle parole del presidente ucraino Zelensky: “sono poco seri”, ha affermato, facendo registrare l’ennesimo dietrofront nei rapporti con Mosca.
Giornata contrassegnata da un fitto scambio di accuse. All’alba trapela la notizia di bombe russe su un centro commerciale di Kiev. Almeno otto i morti, dicono fonti locali. Secca la smentita di Mosca, per cui il centro commerciale era stato adibito a deposito militare, con batterie lancia missili e munizioni nascoste all’interno. E’ indiscutibile che l’avanzata russa proceda inesorabilmente, prendendo di mira gli obiettivi strategici. Odessa e Mariupol sono sotto assedio. Il comandante del distaccamento di Azov, Prokopenko, ha riferito che ci sono almeno tremila morti tra i civili di Mariupol e che “molti cadaveri restano abbandonati per le strade “. Si parla anche di fosse comuni. A Kharkiv è stato ucciso un sopravvissuto ai lager di 96 anni.
C’è attesa per l’intervento di Zelensky domani al parlamento Italiano, in videoconferenza con Montecitorio. A seguire, parlerà il premier Mario Draghi, che oggi ha avuto un lungo colloquio telefonico con gli altri leader europei. Mentre Bruxelles è pronta a varare un nuovo pacchetto di sanzioni contro Mosca. “ Vi costerà caro”, la replica del Cremlino, che convoca l’ambasciatore americano a Mosca sulle recenti dichiarazioni di Biden.
Michele Paldera