A un anno dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, all’Onu la risoluzione per una pace giusta e duratura passa con 141 sì, 7 contrari e 32 astenuti. Tra questi l’India e la Cina, che nella notte ha pubblicato un documento in 12 punti invocando il dialogo e il cessate il fuoco, lo stop alle minacce atomiche e agli attacchi al nucleare civile, la fine delle sanzioni. Il quotidiana tedesco Der Spiegel, tuttavia, afferma che l’esercito russo sarebbe impegnato in trattative con la cinese Xìan Bingo Intelligent Aviation Technology per la produzione di massa di droni kamikaze alle sue forze armate. Bingo, in base alle informazioni raccolte dalla testata tedesca, ha accettato di produrre e testare 100 prototipi di droni ZT-180 prima di consegnarli alla Difesa russa entro aprile 2023.
Gli Usa, nelle stesse ore e alla vigilia del G7, annunciano altri due miliardi di aiuti militari all’Ucraina: l’alto funzionario, che ha accompagnato Joe Biden in una visita a sorpresa a Kiev questa settimana, ha aggiunto che l’amministrazione statunitense si chiede costantemente come “dare all’Ucraina gli strumenti di cui ha bisogno per vincere”.
Zelensky ringrazia i Paesi Nato per la solidarietà e il sostegno e su Twitter scrive: “Il 24 febbraio 2022 milioni di noi hanno fatto una scelta: non una bandiera bianca ma una blu e gialla. Non fuggire, ma affrontare. Resistendo e combattendo. E’ stato un anno di dolore, di lacrime, di fede e di unità. E durante quest’anno siamo rimasti invincibili. E sappiamo che il 2023 sarà l’anno della nostra vittoria!”. Zelensky ha accompagnato il suo messaggio con un video, montato, di immagini di quest’anno di guerra.
Michela Lopez