Ore 19.00: L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione che condanna l’invasione russa dell’Ucraina, con 141 Paesi che hanno votato a favore, cinque contrari e 35 astenuti. Intanto il ministro degli Esteri russo, Sergei Lavrov, in un’intervista ad al Jazeera, definisce “un furto” le sanzioni occidentali. “La Russia troverà un modo per vivere e svilupparsi anche se l’Occidente deciderà di abbassare una cortina di ferro”, ha aggiunto.
Ore 18.30: Il secondo round dei negoziati Russia-Ucraina si terranno domani nella località scelta di comune accordo: l’area della foresta di Bialowieza, al confine tra Bielorussia e Polonia. La delegazione ucraina arriverà domani mattina. Per lo spostamento l’esercito russo ha fornito un corridoio di sicurezza. L’ipotesi di un cessate il fuoco sarà sul tavolo dei negoziati secondo il capo negoziatore di Mosca, Vladimir Medinsky.
Ore 11. 55: Kiev si dice pronta per il secondo round di colloqui con la delegazione russa ma aggiunge che non
accetterà ultimatum da parte di Mosca: lo dice il ministero degli Esteri ucraino, aggiungendo che non è ancora chiaro quando si terranno le trattative
Ore 11.35: Sono all’incirca 836mila i profughi che sono fuggiti dal conflitto in Ucraina: Lo rendono noto le Nazioni Unite.
Ore 11.00: “La Terza Guerra Mondiale sarebbe “nucleare e devastante”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di
Mosca, Serghei Lavrov, come riportano le agenzie russe. “La Russia – ha aggiunto – non resterà mai isolata con il numero di amici che ha”.
Ore 10.43: Il Cremlino ha annunciato che una delegazione russa è pronta a continuare i colloqui di pace con l’Ucraina. La delegazione russa arriverà nel tardo pomeriggio ai colloqui con i rappresentanti dell’Ucraina. Lo ha detto il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov. Non ancora chiarito il luogo dell’incontro.
Ore 10.02: Il Papa ai polacchi, durante l’udienza generale: “Voi, per primi, avete sostenuto l’Ucraina, aprendo i vostri confini, i vostri cuori e le porte delle vostre case agli ucraini che scappano dalla guerra. State offrendo generosamente a loro tutto il necessario perché possano vivere dignitosamente, nonostante la drammaticità del momento. Vi sono profondamente grato e vi benedico di cuore!”.
Ore 10: “L’Europa è al fianco di coloro che hanno bisogno di protezione. Tutti coloro che fuggono dalle bombe di Putin sono i benvenuti in Europa. Offriremo protezione a chi cerca riparo e aiuteremo chi cerca un modo sicuro per
tornare a casa”, dice la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen.
Ore 9.55: In sede di Commissione europea, stamani, arriva la proposta di attivare la direttiva per la protezione temporanea per dare assistenza immediata alle persone in fuga dalla guerra in Ucraina. Agli sfollati sarà concesso un permesso di soggiorno e l’accesso all’istruzione e al mercato del lavoro. “Dall’invasione militare russa dell’Ucraina, oltre 650mila persone sono fuggite nei vicini Stati membri dell’Ue”, dicono da Bruxelles. L’esecutivo comunitario presenta anche linee guida per una migliore gestione degli arrivi alle frontiere con l’Ucraina e raccomanda l’istituzione di “corsie speciali di sostegno di emergenza per incanalare gli aiuti umanitari”.
Ore 9.40: Arriva la presunta smentita sulla conquista di Kherson, città vicina alla Crimea, che le forze armate russe stamani hanno asserito di aver completamente conquistato: il sindaco ha dichiarato: “Siamo ancora ucraini. Siamo saldi”. Il governatore della regione ha detto che la città è “circondata” dai russi, ma non conquistata.
Ore 9.15: Un missile russo ha colpito un palazzo della polizia e un’università a Kharkiv. Le immagini vengono diffuse dal Servizio nazionale per le emergenze ucraino su Twitter e mostrano l’edificio colpito, con il tetto in fiamme, e i pompieri
in azione. Nell’attacco sarebbe stato colpito anche l’edificio del Servizio di sicurezza nazionale.
Ore 9: Nel suo discorso in diretta tv, il presidente ucraino ha lanciato un appello agli ebrei di tutto il mondo perché non restino in silenzio di fronte all’attacco russo all’Ucraina. Ieri il razzo che ha colpito la torre della tv a Kiev ha danneggiato anche il memoriale della Shoah. “Mi sto rivolgendo ora agli ebrei nel mondo. Non vedete quello
che sta succedendo? Per questo è importante che milioni di ebrei in tutto il mondo non restino in silenzio proprio ora”, ricordando come “il nazismo è nato nel silenzio”. “Quindi gridate la morte dei civili. Gridate per la morte degli
ucraini”, ha esortato Zelensky, di famiglia ebraica. “I russi non sanno niente di noi, vogliono cancellarci”, ha detto ancora il presidente ucraino.
Ore 8.33: Nuovo discorso del presidente ucraino, Zelensky. Ha annunciato che le forze di Kiev hanno ucciso quasi 6mila russi in questi 6 giorni di conflitto e ha ammonito Mosca che “non può vincere con bombe e missili”.
Ore 8.27: Almeno 21 persone sono morte e altre 112 sono rimaste ferite nei cannoneggiamenti russi su Kharkiv: lo fa sapere il sindaco. Ma il governatore della regione di Kharkiv, Oleg Synegubov, ha affermato – sempre citato da Bbc – che “il nemico russo ha subito perdite significative”.
Ore 8.16: I militari russi fanno sapere di aver conquistato Kherson, nel sud dell’Ucraina. “Le unità russe delle Forze
armate hanno preso il pieno controllo del centro regionale”, ha detto il portavoce del ministero della Difesa russo
Igor Konashenkov. Poi ha rassicurato: “La città non soffre di carenza di cibo e beni essenziali”. “Sono in corso negoziati tra il comando russo, l’amministrazione della città e la regione per affrontare le questioni del mantenimento del funzionamento delle infrastrutture sociali, per garantire l’ordine pubblico e la sicurezza della popolazione”, ha chiarito il portavoce. Kherson è il più grande porto del Dnepr.
Ore 7.55: La città di Kharkiv continua a essere sotto attacco delle forze russe: secondo i media locali è stato colpito da un attacco missilistico l’edificio sede del dipartimento degli Interni regionale, che risulta quasi completamente distrutto. In fiamme, secondo video diffusi da Ukraina24 e Unian, anche l’edificio della facoltà di sociologia dell’Università nazionale Karazin.
Ore 7.00: Sono almeno 136 i civili che sono stati uccisi finora dall’invasione russa in Ucraina iniziata giovedì scorso. Lo hanno detto le Nazioni Unite, secondo quanto riporta la Bbc, precisando che tra i morti dovrebbero esserci 13 bambini. Ma secondo un portavoce dell’Alto commissariato delle Nazioni Unite per i diritti umani, Liz Throssell, i morti reali dovrebbero essere molti di più.
Ore 6.50: “I combattimenti sono in corso e l’occupazione della nostra città è in corso”. Così il sindaco di Kherson, Igor Kolykhayev. Secondo quanto riferito dal primo cittadino, le forze russe hanno preso la stazione ferroviaria e il porto della città nella notte. Kolykhayev ha poi riferito che molte persone sono morte, inclusi soldati e civili ucraini, e che i funzionari del governo stanno ora cercando di assicurarsi che le persone possano andarsene o raggiungere i rifugi.
Ore 6.30: La Banca di Russia ha deciso di non riprendere le sessioni di trading nei mercati azionari, per il terzo giorno consecutivo. La banca russa Sberbank, sanzionata da Ue e Usa per l’invasione dell’Ucraina da parte delle truppe del Cremlino, ha deciso di lasciare il mercato europeo: lo riporta l’agenzia Interfax citando un comunicato di Sberbank.
Ore 5.00: Truppe aviotrasportate russe sono atterrate a Kharkiv e hanno attaccato un ospedale in città. A rivelarlo è l’esercito ucraino con un comunicato su Telegram. “Al momento – dicono i soldati – si registrano scontri tra gli invasori e gli ucraini”
Michela Lopez (aggiornamenti: Stefania Losito)