Ancora offline i siti del Vaticano, si ipotizza attacco informatico russo
Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky lancia l’allarme energia in Ucraina: “Circa 6 milioni di persone nella maggior parte delle regioni del Paese sono disconnesse dall’elettricità. La situazione rimane molto difficile nella capitale”.
Secondo le ultime affermazioni, per Zelensky la guerra in Ucraina “finirà quando otterremo una vittoria o quando la Russia deciderà di volergli porre termine”. Il presidente ucraino sottolinea che “potrebbe succedere che i russi decidano di porre fine al conflitto solo quando si sentiranno deboli, isolati o non avranno più alcun partner in questo. Dobbiamo avere fiducia che tutto questo finirà nei prossimi mesi”.
Intanto la presidente della Commissione Ue, Ursula Von der Leyen, annuncia una Norimberga per i crimini di guerra russi in Ucraina: ‘Creeremo un tribunale ad hoc, ci assicureremo che la Russia paghi per la devastazione che ha causato, con i fondi congelati’. La proposta viene appoggiata anche dagli Stati Uniti. La replica di Mosca: “Misure adeguate in risposta all’eventuale decisione dell’Unione europea”.
Prosegue lo scontro con il Papa dopo le affermazioni sulle crudeltà in Ucraina dei soldati ceceni e buriati. ‘Il pontefice è rimasto vittima della propaganda’, ha detto il leader ceceno Kadyrov. Numerosi siti del Vaticano, a partire dal portale ufficiale vatican.va, sono ancora offline, dopo un attacco informatico avvenuto nelle scorse ore. L’ambasciatore ucraino presso la Santa Sede, Andrii Yurash, accusa direttamente la Russia: “Gli hacker russi dimostrano la vera faccia della politica della Russia che è terrorista”, scrive in un tweet.
Il presidente cinese Xi Jinping oggi a Pechino ha incontrato il presidente del Consiglio europeo Charles Michel e ha affermato: “Risolvere la crisi in Ucraina con mezzi politici è nel migliore interesse dell’Europa e di tutti i Paesi dell’Eurasia: nella situazione attuale – ha aggiunto – è necessario evitare l’escalation e l’espansione della crisi, insistere nel persuadere la pace e nel promuovere colloqui, nel controllare l’impatto di ricaduta della crisi e nell’essere vigili contro i rischi in campo”.
Michela Lopez