“Diverse teorie sulle cause della tragedia dell’elicottero del Servizio di emergenza ucraino che e’ caduto ieri alle porte di Kiev provocando la morte di 14 persone sono oggetto di indagine”: così il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, intervenendo al forum economico di Davos in videocollegamento. Un elicottero dei Servizi di emergenza ucraini si è schiantato, ieri mattina, su un asilo nell’area Kiev. Tra le vittime anche il ministro dell’Interno Monastyrskyi e un bimbo. Kiev non esclude il sabotaggio, i testimoni riferiscono di un’esplosione a bordo.
Zelensky aggiunge ancora: “L’Occidente sia veloce a decidere”. Intanto gli Stati Uniti hanno deciso di non fornire all’Ucraina, per il momento, né i sistemi missilistici a lungo raggio Atacm, né i carri armati Abrams: lo ha detto il
sottosegretario alla Difesa Usa, Colin Kahl, come riporta Nbc News. “Pensiamo che gli ucraini possano cambiare la dinamica sul campo di battaglia e ottenere il tipo di effetti che desiderano per respingere i russi senza gli Atacm”, ha affermato Kahl, di ritorno da un viaggio a sorpresa in Ucraina. Il sottosegretario ha poi commentato che Washington non è ancora pronta a fornire i carri armati Abrams a Kiev, spiegando che alcuni sistemi non sono utili se sono difficili da mantenere o se è difficile addestrare le truppe a usarli.
Intanto il Presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, ha annunciato di essere “in viaggio verso Kiev” per discutere nuove misure di sostegno all’Ucraina con Zelensky. I due leader discuteranno di “misure concrete per
garantire che (l’Ucraina) sia più forte e potente”, ha dichiarato Michel in un messaggio video pubblicato su Twitter.
Gli alleati della Nato hanno promesso a Kiev “un maggiore sostegno con armi più pesanti e moderne per contrastare le offensive della Russia.
Stefania Losito