Ristabiliti grazie a un ‘urlo’ i contatti con la Voyager 2, la sonda della Nasa nello spazio da ben 46 anni e che si trova ormai fuori dal nostro sistema solare. Dopo che un comando errato aveva messo fuori posizione l’antenna per le comunicazioni i tecnici sono riusciti a riattivare il collegamento inviando un segnale ad alta potenza e rimettere in posizione l’antenna.Sono state così pienamente ristabilite le comunicazioni con la Voyager 2, l’iconica missione spaziale della Nasa lanciata nel 1977 per studiare i confini del Sistema Solare e che dopo aver inviato a Terra per la prima volta immagini ravvicinate di Urano e Nettuno aveva poi proseguito il suo solitario viaggio oltre i confini del Sistema Solare, dove nessun oggetto umano era mai arrivato. Voyager 2, insieme alla sua gemella Voyager 1, è infatti l’oggetto costruito dall’uomo più lontano dalla Terra e, nonostante l’età, sta ancora funzionando quasi perfettamente inviando preziose informazioni sulle caratteristiche dello spazio interstellare.
Qualche giorno fa a seguito di un comando errato la sua antenna per le comunicazioni si era posizionata in modo errato, 2 gradi di spostamento che avevano messo a repentaglio il futuro della storica missione. Usando ora le enormi antenne della Deep Space Network che si trovano a Camberra, in Australia, i tecnici sono riusciti a mandare un potente segnale, una sorta di urlo interstellare, che ha viaggiato per quasi 20 miliardi di chilometri istruendo la sonda a riorientarsi nel modo corretto.
Il segnale ha impiegato 18,5 ore per coprire la distanza e 37 ore dopo i tecnici a Terra hanno potuto festeggiare quando hanno iniziato nuovamente e ricevere i dati scientifici e la telemetria completa della Voyager 2.
Michela Lopez