Le mete sono tutte italiane per quasi nove vacanzieri su dieci
Sono 8,3 milioni gli italiani che sono andati in vacanza in montagna nei primi tre mesi dell’anno, secondo l’Osservatorio Turismo Confcommercio in collaborazione con Swg, nonostante la poca neve sulle piste. Ma i gusti dei vacanzieri sono cambiati, si sono adattati alle nuove condizioni climatiche: solo 1 su 3 ha come interesse principale lo sport (sci alpino o di fondo o altre discipline o escursioni), per il resto bastano relax, degustazioni eno-gastronomiche, visita a mercatini tipici, spa e centri benessere.
Inoltre per il 62% del campione saranno vacanze brevi, con 2 pernottamenti a destinazione al massimo, mentre il 29% farà da 3 a 5 pernottamenti. Solo il 9% degli italiani programma una permanenza in montagna di 7 giorni o più allontanando un po’, quindi, il mito della “settimana” bianca.
Con una spesa media pro-capite stimata in 350 euro, la scelta della soluzione per il pernottamento vede al primo posto le strutture turistico ricettive, alberghi e resort, meglio se con attrezzate aree benessere: li predilige quasi la metà degli
intervistati. Soluzioni ricettive tipiche del contesto montano come baite, chalet e rifugi conquistano comunque un
significativo 14%.
Mete esclusivamente italiane nell’87% dei casi, con in testa il Trentino – oltre un quarto delle preferenze – seguito a distanza da Lombardia, Alto Adige e Valle d’Aosta. Poi, nell’ordine, Veneto, Piemonte e Friuli. Le altre regioni con offerta turistica montana totalizzano complessivamente circa il 20% delle preferenze: un divario che resta significativo,
considerando anche l’estensione geografica della catena degli Appennini. C’è però un 10% di amanti della neve oltre confine, principalmente sui crinali alpini di Svizzera e Francia, mentre il 3% degli intervistati è intenzionato a trascorrere periodi di vacanza sulle montagne tanto italiane quanto di altri Paesi.
Stefania Losito