
Le destinazioni preferite sono Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Liguria, seguite dalla Sicilia, dal Trentino Alto Adige e dall’Abruzzo
Sono oltre 10 milioni gli italiani che scelgono settembre per una o più vacanze, con una spesa media di 600 euro a persona, in crescita del 3% rispetto all’anno precedente. Il 35% dei viaggiatori lo preferisce come periodo ideale grazie al minor affollamento delle località e ai prezzi più convenienti, mentre un ulteriore 18% per la ricchezza del calendario di eventi locali, dalle sagre agli spettacoli, fino alle manifestazioni culturali. Sono i dati di Confcommercio.
La maggioranza, circa 6,4 milioni, opta per brevi soggiorni di massimo due notti; 1,8 milioni scelgono vacanze fino a cinque pernottamenti, mentre le partenze per viaggi più lunghi, di almeno una settimana, raggiungono i 2,2 milioni. Quest’ultima tipologia coinvolge soprattutto chi considera settembre come il momento clou della propria estate.
Gli alberghi sono la soluzione di alloggio per il 23%, seguita dal 19% di preferenze per i b&b. Seguono le seconde case di proprietà e l’ospitalità da amici e parenti, che totalizzano il 17%, e a seguire le altre soluzioni di pernottamento.
Destinazione Italia nel 78% dei casi (il 2% in più dello scorso anno) – con 6 su 10 che si spostano oltre i confini della
propria Regione, un raggio di azione decisamente ampio – mentre, del restante 22%, due terzi rimangono in Europa.
Il mare resta in prima posizione, con il 21% delle preferenze, ma città d’arte, col 13%, e grandi città, con il 12%, costituiscono complessivamente un ulteriore quarto delle scelte di viaggio.
Le destinazioni preferite sono Toscana, Lazio, Emilia Romagna e Liguria, seguite dalla Sicilia, dal Trentino Alto Adige e dall’Abruzzo, che entra nella abitudini di vacanza “esperienziale” degli italiani.
La mappa delle scelte di destinazione è però particolarmente ricca a settembre, e ricomprende praticamente tutte le regioni, a dimostrazione del fatto – sottolinea Confcommercio – che il mese ha ancora grandi potenzialità inespresse di sviluppo turistico come stagione “di spalla”.
Stefania Losito