Alla vigilia delle celebrazioni per il 65esimo anniversario della scomparsa del sindacalista Giuseppe Di Vittorio, è stata vandalizzata la sede della Camera del Lavoro di Cerignola, nel Foggiano, sua città d’origine. La struttura è intitolata proprio al cofondatore della Cgil. Domani è prevista la visita del segretario generale Maurizio Landini. I vandali sono
entrati nella Camera del Lavoro la scorsa notte ed hanno divelto una porta, rotto una finestra e distrutto un apparecchio elettronico. La polizia ha in corso indagini e la procura ha aperto un fascicolo di indagine contro ignoti.
“Colpire una Camera del Lavoro, anche solo per rubare o per vandalizzare, ha comunque un valore politico e sociale.
Significa – spiegano i segretari generali della Cgil Puglia, Pino Gesmundo, e della Cgil Foggia, Maurizio Carmeno – colpire tutti i lavoratori, i pensionati, perche’ quella e’ la loro casa. Assume un messaggio sinistro il fatto che questo avvenga alla vigilia di una grande manifestazione come quella che terremo domani a Cerignola, con la presenza del segretario generale Maurizio Landini, per ricordare Giuseppe Di Vittorio nel 65esimo della sua scomparsa”. “Soprattutto in territori difficili come questo, dove forte e’ il disagio sociale legato alla mancanza di occupazione, dove invasiva e’ la presenza della criminalita’ organizzata, le Camere del Lavoro rappresentano presìdi di legalita’, a fronte di una diffusa illegalita’ che non risparmia il mondo del lavoro”, concludono Gesmundo e Carmeno.
Proprio quest’anno, inoltre, ricorrono i 130 anni dalla nascita e i 100 anni dalla difesa dall’assalto dei fascisti della Camera del Lavoro di Bari capeggiata dal bracciante autodidatta che arrivo’ a guidare la Federazione sindacale mondiale. E proprio la tempistica con cui la devastazione della Camera del lavoro di Cerignola ha un sapore inquietante.
Stefania Losito