
Aumentano gli omicidi mentre il dato dei reati è in calo. I numeri dei femminicidi restano alti, con un aumento di oltre il 15% per quelli compiuti da partner o ex. E’ il report che il Viminale pubblica ogni anno a Ferragosto e che fotografa i dati dei primi sette mesi dell’anno, dall’ordine pubblico alla lotta alla mafia, dall’attività legata ai flussi dei migranti alle violenze di genere.
I dati riguardano sostanzialmente il periodo compreso tra il primo gennaio e il 31 luglio.
Complessivamente i delitti sono calati del 9% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di contro, si registra un aumento del 3,4% degli omicidi, che sono stati 184 rispetto ai 178 del 2024. Le persone denunciate sono state 461.495, cifra più bassa dell’8% rispetto a 12 mesi fa.
Gli omicidi commessi contro le donne sono stati 60: un calo dell’1,6%. Le vittime per mano di partner o di ex sono, però, aumentate del 15,1% (38 casi) e sono aumentate del 20% le donne di origine straniera uccise. In forte aumento gli ammonimenti del questore: complessivamente sono stati 7.571 (+70,6%), di cui 2.731 per stalking (+86,6%) e 4.840 per violenza domestica (+63,6%). Il ministero dell’Interno rende noto, inoltre, che all’8 agosto sono attivi sul territorio 12.192 braccialetti elettronici, di cui 5.929 antistalking.
Per quanto riguarda le violenze sessuali, -17,3% degli episodi: dal primo gennaio al 31 luglio sono stati 3.477, rispetto ai 4.202 dello scorso anno. In calo anche rapine e furti.
Gli incidenti mortali sulle strade sono diminuiti del 4,4% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Complessivamente, i sinistri stradali sono stati 41.315, con un calo del 2,1% rispetto allo stesso periodo del 2024, quando furono 42.182. Le persone decedute sono 710, un calo del 6,7% rispetto alle 761 dello scorso anno.
In tema di immigrazione, dai dati emerge che al 31 luglio sono 77.081 le richieste di asilo: un dato in calo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. I provvedimenti di diniego sono stati 43.146, con un forte aumento che si attesta al 58,3%. Complessivamente, le domande esaminate dei richiedenti sono state 60.075 (+28,6%), di cui 3.159 per status di rifugiato (-5,7%) e 6.731 (+16,7%) per protezione sussidiaria. Per quanto riguarda i rimpatri, nel periodo preso in esame, sono stati 3.463, con un aumento del 12,1% rispetto al 2024.
Per i canali di ingresso regolari – decreto flussi – nell’anno sono state 181.450 le quote per i lavoratori non comunitari,
mentre per il triennio 2026-2028 le quote si attestano a 497.550.
Al 14 agosto gli sbarchi di migranti sulle nostre coste sono aumentati del 2,1%, pari a 38.568 unità. l Viminale evidenzia
anche i dati relativi ai soli mesi di luglio e metà agosto a partire dal 2023. Due anni fa, nel mese di luglio, sbarcarono in
23.420, mentre il mese scorso sono stati 6.485. Per quanto riguarda la situazione in questo primo scorcio di agosto, nel
2023 furono 11.480, mentre quest’anno 2.023. Il ministero dell’Interno rende noto, inoltre, che le partenze di migranti bloccate negli ultimi tre anni da Libia e Tunisia sono state 236.231.Per il ministro Piantedosi “bloccando le partenze irregolari si ha lo stop ai naufragi”. “La tragedia avvenuta appena l’altro ieri, proprio per il dolore che suscita, ci sprona a proseguire nell’azione di prevenzione, sin dai territori di partenza, di questi viaggi in mare. È nostro dovere continuare a combattere senza tregua lo spietato affarismo dei trafficanti di esseri umani. Soltanto bloccando completamente le partenze irregolari potremo azzerare i naufragi”, commenta ancora il ministro dell’Interno.
Sono 5.979 i beni confiscati ai clan restituiti alla collettività nel 2025, in aumento rispetto allo scorso anno del 22,8%. Nello stesso periodo dell’anno, nel 2024, i beni posti sotto sequestro e poi confiscati erano 4.869. Nelle operazioni ad Alto impatto sono state controllate 954.013 persone, mentre nella lotta al terrorismo internazionale sono 203 i soggetti espulsi dall’ottobre del 2022.
Sul fronte della cybersicurezza, il 2025 ha visto calare del 21,7% (pari a 5.685) gli attacchi da parte di hacker ai danni di
infrastrutture critiche del Paese.
“Ci sono le discussioni e le polemiche, comprensibili. Poi ci sono i fatti e i numeri – ha spiegato il ministro Piantedosi – è stato un anno importante per la sicurezza sui nostri territori, con risultati molto positivi. Grazie alle zone rosse, alle operazioni ad alto impatto, all’aumento della presenza di operatori delle Forze dell’ordine, l’indice dei reati registra oggi un meno 9% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso”.
Lo afferma il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, commentando i dati del dossier di Ferragosto del Viminale. “Sul versante dell’antiterrorismo dall’inizio dell’anno abbiamo arrestato 20 estremisti e controllato 150 foreign fighters. E da ottobre 2022, cioè da quando l’Esecutivo è in carica, abbiamo espulso oltre 200 soggetti pericolosi per la sicurezza dello Stato – prosegue -. Risultati resi possibili anche grazie all’impegno di questo Governo che ha potenziato gli organici delle Forze di polizia. Ad oggi sono oltre 37mila i nuovi assunti, cui se ne aggiungeranno 31mila entro il 2027. E ci sono anche più Vigili del fuoco in servizio. Ne abbiamo assunti oltre 5.300, ed entro il 2027 ne recluteremo altri
5.500. Proprio i nostri Vigili del fuoco solo quest’anno hanno effettuato più di 572mila interventi sul territorio nazionale. Tutti ricordiamo la donna estratta dalle macerie del crollo di Bari, l’intervento tempestivo per il rogo nel Parco Nazionale del Vesuvio, le operazioni per il maltempo in Toscana, solo per citarne alcuni”.
Stefania Losito