L’ex consigliere di Bari, Carlo De Giosa, a processo con l’accusa di voto di scambio ha chiesto la messa alla prova. La domanda è stata inoltrata all’Ufficio esecuzione penale. Nei prossimi giorni si conoscerà la decisione sulla richiesta di svolgere lavori di pubblica utilità per un lasso di tempo concentrato. Stando alle accuse, con la complicità della figlia Donata, De Giosa ha corrotto 44 elettori, pagando 25 euro per ogni preferenza. Cinque elettori coinvolti hanno chiesto il rito abbreviato e per quattro di loro il pubblico ministero ha chiesto la condanna a 6 mesi di reclusione; chiesta l’assoluzione per il quinto imputato. Altri trenta imputati, che avrebbero ammesso di aver accettato denaro, sono a processo dinanzi al giudice del Tribunale Monocratico. Per dieci persone, infine, tra cui Carlo e Donata De Giosa, padre e figlia, ad aprile si conoscerà l’esito della richiesta di messa alla prova.
Michele Paldera