La gip di Bari Paola Angela De Santis ha revocato la misura degli arresti domiciliari per l’ex vicensindaco di Triggiano (Bari) Vito Perrelli e per il figlio Piergiorgio Andrea e Alberto Leo, arrestati lo scorso 4 aprile con l’accusa di aver fatto parte di un’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione elettorale per le elezioni amministrative di Triggiano del 2021. Il giudice per le indagini preliminari ha ritenuto insussistenti le esigenze cautelari nei confronti dei tre indagati: tra queste, anche la circostanza che Perrelli non fosse più vicesindaco da tempo.
Mercoledì scorso i tre, assistiti dagli avvocati Carmelo Stefanelli, Giuseppe Massari e Pasquale Spacciante, in sede di
interrogatorio di garanzia avevano risposto a tutte le domande, respingendo ogni accusa.
L’inchiesta della procura di Bari riguarda la presunta associazione a delinquere che sarebbe stata promossa e diretta
dal fondatore del movimento politico Sud al Centro, Sandro Cataldo, sempre ai domiciliari. Cataldo è il marito dell’ex assessora regionale ai Trasporti Anita Maurodinoia, indagata a piede libero. Ai domiciliari c’è anche l’ex sindaco di Triggiano Antonio Donatelli, dimissionario e sospeso dalla carica dalla Prefettura. Giovedì scorso proprio la Prefettura ha disposto la sospensione del consiglio comunale di Triggiano e nominato il viceprefetto Giuseppina Ferri come commissario per la temporanea gestione dell’ente.
Per la procura, l’associazione avrebbe inquinato le elezioni amministrative di Bari (2019), Grumo Appula (2020), Triggiano (2021) e le regionali del 2020.
Stefania Losito