
È l’Italia il Paese europeo con il maggior numero di casi di infezione da virus West Nile, con 274 casi sui 335 registrati complessivamente in otto Paesi dell’Unione, con 19 decessi totali. A dirlo è il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Secondo gli esperti, i contagi sono destinati ad aumentare nelle prossime settimane e tra fine agosto e settembre si registrerà il picco. Dopo l’Italia, rileva ancora l’Ecdc, i Paesi più colpiti sono Grecia (35), Serbia (9), Francia (7), Romania (6), Ungheria (2), Bulgaria e Spagna (uno). Il cambiamento climatico, sempre secondo il report dell’Ecdc, favorisce stagioni di trasmissione più intense e prolungate. Il 2025, si legge ancora, fa registrare anche un record di infezioni da virus Chikungunya con 27 focolai in Europa, 111 casi in Francia e sette in Italia. Secondo Pamela Rendi-Wagner, direttrice dell’Ecdc, l’Europa sta entrando in una fase in cui “la trasmissione delle malattie trasmesse dalle zanzare diventa la normalità”. L’Agenzia ha anche diffuso nuove linee guida che prevedono il rafforzamento della sorveglianza e il controllo degli insetti vettori, invitando autorità sanitarie e cittadinanza a intensificare le misure di prevenzione. Tra queste ci sono l’utilizzo di repellenti e indumenti coprenti e l’installazione di zanzariere. Si raccomanda particolare attenzione nei confronti di anziani, persone fragili e bambini. Non esistono, ricorda ancora l’Ecdc, vaccino disponibili per l’uomo, mentre per il virus Chikungunya “sono in fase di sviluppo nuove immunizzazioni”.
Vincenzo Murgolo