“Il nostro popolo è diventato l’esercito”. Ha esordito così il presidente dell’Ucraina Zelensky nel suo discorso alla Camera. Una sorta di appello nel quale ha chiesto senza mezzi termini all’Italia ulteriori sanzioni e pressioni sulla Russia per fermare la guerra in corso ormai da 27 giorni. Zelensky ha rivelato che questa mattina è stato raggiunto da una telefonata di Papa Francesco nella quale ha detto che la Santa Sede sta pregando e facendo tutto il possibile per la fine della guerra. Il presidente anche invitato il santo padre a far visita all’Ucraina e ha detto che il ruolo di mediazione della Santa Sede sarebbe “accolto con favore”.
“Una settimana fa ho parlato in un incontro a Firenze –ha detto Zelensky- e ho chiesto di ricordare il numero 79, cioè il numero dei uccisi. Ora i bambini uccisi sono 117 e questo non è il numero finale. Tutto questo è iniziato da una persona”.
Zelensky ha parlato della situazione nella quale versail Paese da quasi un mese, di persone che seppelliscono altre persone nelle fosse comuni. “Siamo al limite della sopravvivenza –ha aggiunto-. Abbiamo bisogno di vivere in pace. Il loro obiettivo (dei russi, ndr) è l’Europa”. In questo senso ha sottolineato Zelensky “l’Ucraina è il cancello per l’esercito russo”.
Inoltre, ha paragonato la città di Maiurpol, distrutta dalle bombe, a Genova. “La guerra continua a devastare citta ucraine, alcune sono completamente distrutte come Mariupol, che aveva mezzo milione di abitanti, è come Genova, immaginate Gevova. Completamente bruciata”.
Un discorso durato 12 minuti che si è concluso con un’ovazione. Subito dopo ha preso la parola il presidente del Consiglio, Mario Draghi. “L’arroganza del governo russo si è scontrata con la dignità del popolo ucraino” ha esordito Draghi.
“L’Italia non intende girarsi dall’altra parte” ha aggiunto che il governo e il Parlamento sono in prima linea nel sostegno all’Ucraina. Draghi ha parlato anche di resistenza degli ucraini definendola “eroica” contro la ferocia di Putin.
“Vogliamo disegnare un percorso di maggiore vicinanza dell’Ucraina all’Europa. E’ un processo lungo fatto di riforme necessarie. L’Italia vuole l’Ucraina nell’Unione europea. Davanti alla Russia che ci voleva divisi siamo stati uniti come Ue e alleanza atlantica” ha chiosato.
Anna Piscopo