La curatela fallimentare della F.C. Bari 1908 S.p.A. non si è costituita parte civile nella prima udienza del processo sul crac della società sportiva, dichiarata fallita il 14 gennaio 2019, per il quale sono a giudizio l’ex patron, Cosmo Giancaspro, e la commercialista Anna Ilaria Giuliani. Per Giancaspro le accuse sono bancarotta fraudolenta documentale e falso in bilancio. Giuliani risponde invece di falso in attestazioni e relazioni, reato previsto dalla legge fallimentare.
I due, secondo la Procura, avrebbero alterato i bilanci della società provocandone il fallimento dopo la mancata iscrizione al campionato di Serie B nell’estate del 2018. Giancaspro avrebbe concorso al fallimento della società omettendo “sistematicamente il pagamento di imposte e ritenute fino a raggiungere un passivo di oltre quattro milioni e mezzo di euro” e nel bilancio 2016 non avrebbe riportato importi per oltre 800mila euro. Giuliani avrebbe invece esposto “informazioni false” omettendo anche “informazioni rilevanti” nel concordato preventivo.
Nell’ambito dello stesso procedimento era imputato anche l’ex amministratore unico e presidente del consiglio di amministrazione (da dicembre 2015 a giugno 2016) Gianluca Paparesta, che sarà giudicato con rito abbreviato. Stamattina la Procura ha chiesto e ottenuto dal tribunale di ascoltare il curatore fallimentare e un proprio consulente tecnico. La difesa di Giancaspro ha invece presentato una lista di testimoni, chiedendo l’audizione del consulente tecnico Marco D’Angelo e l’esame dell’imputato, che respinge l’accusa di bancarotta. Si tornerà in aula l’11 febbraio 2024.
Vincenzo Murgolo