Sono 226 le Bandiere Blu consegnate a Roma ai sindaci per questo 2023, con 17 nuovi ingressi e l’uscita di una sola località, Cattolica (Emilia Romagna). In cima alla classifica c’è la Liguria, con 34 riconoscimenti (due in più rispetto al 2022), a seguire la Puglia, con 22 spiagge premiate, quattro in più rispetto allo scorso anno e prima nelle new entry. Confermate le cinque località blu della Basilicata: Maratea (Potenza) sul Tirreno, e Bernalda, Nova Siri, Pisticci e
Policoro (Matera) sullo Jonio. I quattro nuovi ingressi della Puglia sono le Isole Tremiti e Vieste, sula Gargano, Leporano nel Tarantino, e Gallipoli in provincia di Lecce. La provincia pugliese con più riconoscimenti è quella di Lecce che ne ha sei: oltre a Gallipoli premiati i comuni di Melendugno, Castro, Salve, Ugento e Nardò. Segue poi quella di Foggia con cinque (insieme alle due citate Vieste e Tremiti, anche Rodi Garganico, Peschici e Zapponeta). Quattro quelle per la provincia di Taranto (Castellaneta, Maruggio, Ginosa e proprio Leporano) e tre nel Brindisino (Fasano, Ostuni e Carovigno). Due Bandiere Blu a testa, infine, per le province di Bari (Polignano a Mare e Monopoli) e Barletta-Andria-Trani (Margherita di Savoia e Bisceglie).
Tra i requisiti per l’ottenimento della Bandiera Blu per la qualità del loro ambiente, assegnata alle spiagge marine e lacustri, da parte della ong internazionale Foundation for Enviromental Education (Fee), con sede in Danimarca e presente in 81 paesi, ci sono la pulizia delle acque, la gestione dei rifiuti, le aree verdi e le piste ciclabili, i servizi sulle spiagge e nel comune, le strutture alberghiere e altro.
Stefania Losito