Hanno respinto le accuse contestate a Ferrotramviaria i difensori della società di trasporti nell’udienza che si è svolta ieri a Trani nel processo sul disastro ferroviario che il 12 luglio 2016 ha provocato la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51 a causa dello scontro tra due treni sulla tratta a binario unico Andria-Corato. Alla sbarra ci sono 18 imputati: 17 persone fisiche e la Ferrotramviaria. Per i difensori “non c’è stata violazione delle norme sulla tutela e sicurezza nel lavoro perché la società – hanno sostenuto i legali – era dotata di un modello organizzativo e gestionale valido che aveva anche ottenuto una certificazione europea prima dell’incidente. La prossima udienza è stata fissata al 15 giugno con le repliche e forse la sentenza. La procura tranese ha chiesto, per gli imputati, fino a 12 anni di reclusione per omicidio e lesioni colpose.
Stefania Losito