Via oggi a Bruxelles il Consiglio europeo con, all’ordine del giorno, l’appoggio all’Ucraina, con un intervento del
presidente Zelensky in diretta web, migranti e Mes. Alla vigilia la presidente del Consiglio Meloni conferma la volontà di rinviare il dibattito sul Mes a fine estate e attacca il commissario Gentiloni: “Il commissario dice che bisogna correre
di più ma se si fosse vigilato di più in passato forse si farebbe più velocemente”. Schlein: “mette in imbarazzo l’Italia”. Giorgia Meloni ribatte che, “nell’interesse nazionale”, non è questo il momento per affrontare un voto sulla ratifica , perché il governo ha scelto “un approccio a pacchetto”, in cui si trattano anche la nuova governance economica europea, l’Unione bancaria e i meccanismi di salvaguardia finanziaria.
Intanto al Consiglio europeo il tema potrà essere sollevato in via marginale dopo la lettera al presidente Charles Michel in cui il n.1 dell’Eurogruppo Paschal Donohoe ha scritto: “La ratifica del Trattato Mes è centrale per i nostri sforzi e continueremo il nostro impegno con l’Italia su questo tema”. La palla ora è al Parlamento, stessa dinamica che Meloni delinea per affrontare la delicata exit strategy dalla Via della Seta con la Cina. Il disegno di legge di ratifica del Mes, ora in commissione Esteri, approderà dunque venerdì in Aula. Nella riunione dei capigruppo il centrodestra non ha forzato per un rinvio. Con ogni probabilità si arriverà a un voto fra mercoledì e giovedì, non sulla ratifica come spingono
Pd e Terzo polo, ma per una sospensiva come vuole la maggioranza: l’obiettivo è riparlarne quando il quadro in Europa
“sarà chiaro”, magari a settembre o, azzarda qualcuno, a fine anno.
Per la lotta all’inflazione, secondo Meloni l’ideale non è il rialzo dei tassi. C’è “il rischio” che “sia una cura più dannosa
della malattia”, dice rivendicando il “diritto della politica” a criticare la Bce. Per Meloni l’unico applauso bipartisan è sul
ringraziamento ai militari del contingente italiano in Kosovo.
Applaude solo la maggioranza quando, sui migranti, promette di “stroncare il traffico di vite” e ricorda quando si “legittimava chi sperona le navi dello Stato italiano”.
Stefania Losito