La Puglia e la Basilicata sono tra le regioni meno care d’Italia. Potenza è in assoluto la città più virtuosa con l’inflazione più bassa del Paese, più 3,5 per cento e una spesa media di 691 euro. È la fotografia scattata dall’Unione nazionale consumatori che ha stilato una classifica completa delle regioni e delle città più care d’Italia, in termini di aumento del costo della vita. La regione in cui si risparmia di più dunque è la Basilicata, dove si registra più 3,6 per cento, pari a 697 euro, seguita dal Molise e Calabria. Anche la Puglia non è messa male. Nella classifica è in posizione numero 17 con un’inflazione annua pari a 6,4 per cento. Al polo opposto della graduatoria, cioè tra le regioni più costose, con un’inflazione annua a più 7,9 per cento, c’è la Liguria, dove a famiglia c’è una spesa media di un 1630 euro su base annua. Seguono l’Umbria e Lombardia. In base alla classifica stilata per città, dopo Potenza che si guadagna la “maglia nera” ma in positivo, al secondo posto c’è Catanzaro. Medaglia di bronzo a Reggio Calabria; mentre Bari è all’ottavo posto. Un po’ più in basso Brindisi. In testa alla graduatoria, invece, c’è Genova dove l’inflazione tendenziale più alta d’Italia, pari a più 8,2 per cento, si traduce anche nella maggior spesa aggiuntiva annua, equivalente a 1787 euro per una famiglia media. Medaglia d’argento per Varese, più 6,5% su luglio 2022, e un incremento di spesa pari a 1714 euro a famiglia. Sul gradino più basso del podio Milano. Le città italiane prese in esame dall’Unione nazionale consumatore sono in tutto 79.
Anna Piscopo