Un italiano su due è pronto a riciclare i regali di Natale. A dirlo è uno studio di Confcooperative. Si tratta di una vera e propria tendenza che si è consolidata nel corso degli ultimi anni e che quest’anno si annuncia come una vera e propria “contro spesa”, con un risparmio di 3,4 miliardi di euro, vale a dire 200 milioni in più rispetto al 2022 e 100 in più rispetto al Natale pre pandemia.
Chi e cosa ricicla? Sei su 10 ricicleranno i regali ricevuti durante queste festività o in altre occasioni durante l’anno. Le più “riciclone” sono le donne, 55 per cento contro il 45 degli uomini. C’è chi riesce a guadagnare attraverso la vendita del regalo che non gli è piaciuto o non lo ha ritenuto utile. Come? Perlopiù attraverso la vendita su piattaforma online e sui social network. Qui la percentuale è del 60 per cento composta da uomini, e l’altro 40 da donna, cioè due riciclatori su 10. Gli altri scambieranno i doni ricevuti nei negozi di acquisto per trasformarli in buoni da spendere o prendere altri oggetti da regalare a loro volta. I doni più riciclati sono i generi alimentari per il 42 per cento (vini, spumanti, salumi, formaggi, prosecchi, grappe, amari, panettoni, pandori, cioccolato, torroni, miele, marmellata, dolci regionali); seguono al 29 per cento sciarpe, guanti, cappelli, calzini prodotti personali come cosmetici e creme; per il 17 per cento libri, gift cards e pelletteria, 12 per cento giocattoli.
Anna Piscopo