Era il punto di riferimento del giornalismo musicale. I messaggi di ringraziamento e di saluto del mondo della musica
È morto a Roma Ernesto Assante, storica firma di Repubblica, punto di riferimento del giornalismo musicale italiano. Il 12 febbraio aveva compiuto 66 anni e un ictus lo ha portato via.
Nato a Napoli nel 1958, dopo la collaborazione con il Manifesto ha iniziato a scrivere per Repubblica, dove è stato inviato fino al 2021 e responsabile dei supplementi Musica, Computer Valley e Computer, Internet e Altro. Ha diretto McLink e Kataweb.
In tv è stato consulente e autore di numerosi programmi, compreso Sanremo. Le sue pagelle del festival erano un appuntamento irrinunciabile per gli appassionati di musica italiana e riferimento per tutti gli addetti ai lavori. Altrettanto importanti e indimenticabili le sue lezioni sul rock con Gino Castaldo, con cui c’era un vero e proprio sodalizio e una forte amicizia.
La sua carriera cominciò dalle prime emittenti rock romane a Radio 1 e a Sterenotte, e l’esperienza come critico musicale del Manifesto, nel 1979 Assante è arrivato a Repubblica, dove è stato critico musicale e poi caporedattore, inventore del settimanale Musica, ideatore di Computer Valley e Computer, Internet e Altro e direttore di McLink e Kataweb. Ha collaborato anche con settimanali come Epoca, L’Espresso, Rolling Stone e di recente con Rockol. Ha curato alcune voci relative al pop e al rock per la Treccani.
In tv è stato consulente musicale per Domenica In, Orecchiocchio, Doc e autore di Sanremo Rock e del Cantagiro; ha collaborato a programmi come L’importante è avere
un piano con Stefano Bollani, Una storia da cantare con Enrico Ruggeri e Bianca Guaccero e Ci vuole un fiore con Francesco Gabbani e Francesca Fialdini. Ha firmato la prima edizione del Pavarotti & Friends nel 1992 e numerosi show con Fabrizio
Frizzi, Eleonora Brigliadori, Renzo Arbore, Milly Carlucci, Elisabetta Gardini, Loretta Goggi.
Gli artisti italiani esprimono il loro dispiacere per la scomparsa di Assante sottolineando l’importanza del suo immancabile sostegno alla loro attività.
Scrive Diodato: “È stato il primo grande giornalista a credere in me, più di dieci anni fa, quando mi invitò nel suo Music Corner. Me la ricordo l’emozione che provai e quella sensazione di qualcosa che si solidificava dentro, una piccola certezza in più. Da allora ci siamo visti tante volte, tante chiacchierate mai banali, sempre la sensazione di avere davanti o dall’altra parte del telefono qualcuno che ci tenesse davvero. Gli ho voluto bene dal primo giorno e il dolore che sento stasera sembra volermelo ricordare per sempre. Ernesto, spero sia iniziato un bellissimo viaggio in un universo pieno di musica meravigliosa, come il tuo sorriso”.
Giorgia: “Che triste perdita. Ciao Ernesto, fa’ buon viaggio”
Ligabue: “Per Ernesto Assante la musica era una passione tale che anche se non avesse fatto il giornalista musicale, avrebbe trovato modo di viverla comunque ogni giorno in ogni occasione possibile. Per fortuna però, invece, giornalista musicale lo è stato e fino in fondo. E, chiunque l’abbia conosciuto lo sa, fino in fondo con il sorriso. Mi mancheranno molto tutte le nostre discussioni musicali ma ancora di più il sorriso che le accompagnava. Mancherà a chiunque altro ami la musica e sa di avere perso chi lo poteva guidare con la discrezione di un suggerimento. E sapeva farlo perché la musica, a sua volta, l’ha amata incondizionatamente fino in fondo.”
Levante: “Ernesto, ti ricordiamo tutti con questo sorriso. Io nella memoria ho solo mille di questi sorrisi per tutte le volte che ti ho incontrato. E ora noi che facciamo? Ora noi siamo tristi. Ciao Ernesto”
Giuliano Sangiorgi: “Quanta vita insieme, quanta musica, quante parole… parole e parole, pienissime di vita, musica e parole… ancora parole! Ciao amico mio!”
Nek: “Ernesto l’ultima volta che ci siamo parlati era una mattina di febbraio durante questo Sanremo 2024. Abbiamo riso, ci siamo confrontati sulla musica e sui progetti futuri. E quante volte ci siamo trovati dietro le quinte o sui palchi dei programmi che curavi come autore…un ricordo su tutti quel bellissimo web notte che conducevi con Gino Castaldo serate di canzoni ricordi contaminazioni musicali fatte sul momento. Ricordo indelebile nella mia memoria”.
Raf: “Caro Ernesto ci siamo conosciuti nel 93 negli uffici della Warner a Roma per un’intervista ed è nata subito una amicizia fatta di stima reciproca perché avevamo idee comuni e una comune visione del mondo al di là della musica. Mi hai sempre sostenuto spesso andando contro il giudizio di altri tuoi colleghi. Mi hai sempre dato buoni consigli nei momenti difficili. Oggi sei andato via così all’improvviso e ci mancherai. Mancherai alla musica italiana mi mancherai amico mio. Un grande abbraccio alla tua Eleonora e alle tue care ragazze.”
Angela Tangorra
Immagine dal profilo Instagram di Ernesto Assante