Lo studio pubblicato sul Journal of the American College of
Cardiology, condotto dagli scienziati del Massachusetts General
Hospital
Più esercizio fisico e meno stress e malattie cardiovascolari. Questo risultato emerge da uno studio, pubblicato sul Journal of the American College of Cardiology, condotto dagli scienziati del Massachusetts General Hospital (MGH). Il team, guidato da Ahmed Tawakol, ha esaminato le cartelle cliniche di oltre 50mila pazienti, le cui informazioni erano state raccolte nella biobanca dell’ospedale. Allo stesso tempo, gli esperti hanno sottoposto un sottogruppo di 774 volontari a test di imaging cerebrale e misurazioni dell’attività cerebrale correlata allo stress. Durante il follow-up, che si è prolungato per circa 10 anni, il 12,9 per cento del campione ha sviluppato malattie cardiovascolari. I soggetti che si
impegnavano in attività fisica erano però associati a un rischio del 23 per cento inferiore di manifestare malattie
cardiovascolari rispetto ai più sedentari.
Allo stesso tempo, riportano gli autori, i partecipanti che si allenavano di più erano correlati a livelli inferiori di attività cerebrale legata allo stress. Nel campione più ampio, gli esperti hanno riscontrato che il beneficio cardiovascolare derivante dall’attività fisica aumentava tra i partecipanti con fattori di stress più elevati, come i soggetti con depressione persistente.
“L’esercizio e lo sport – afferma Tawakol – erano circa due volte piu’ efficaci nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari tra i soggetti depressi. Sono necessari studi prospettici per identificare potenziali mediatori e dimostrare la causalita’ tra i due elementi. Nel frattempo, il nostro lavoro presenta prove di una correlazione evidente tra l’attivita’ fisica e gli effetti positivi sul cervello, che potrebbero portare a maggiori benefici cardiovascolari,
specialmente negli individui con sindromi legate allo stress”.
Stefania Losito