
Gli annunciati dazi doganali del 25% su acciaio e alluminio, voluti da Donald Trump, sono entrati in vigore segnando una nuova fase nella guerra commerciale tra gli Stati Uniti e i partner commerciali. Il presidente americano aveva già tassato le importazioni di acciaio e alluminio durante il suo primo mandato (2017-2021), ma questa nuova tassa intende essere “senza eccezioni e senza esenzioni”, ha assicurato Trump durante l’annuncio all’inizio di febbraio.
E arrivano le contromisure dell’Unione europea: partiranno il prossimo primo aprile e, fa sapere “rammaricata” la presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, saranno “rapide e proporzionate”: i dazi introdotti dall’Ue colpiranno prodotti americani per un valore di 26 miliardi di dollari. “La Commissione – sottolinea la nota della presidente – si rammarica della decisione degli Stati Uniti di imporre questi dazi, ritenendoli ingiustificati, dannosi per il commercio transatlantico e dannosi per le imprese e i consumatori, poiché si traducono in un aumento dei prezzi” .
Le tariffe europee saranno pienamente operative entro il 13 dello stesso mese. La Commissione, spiega, lascerà scadere il 1 aprile la sospensione delle contromisure esistenti contro gli Stati Uniti per il 2018 e il 2020. In secondo luogo, presenterà un pacchetto di nuove contromisure sulle esportazioni statunitensi. Tali misure entreranno in vigore entro la metà di aprile.
Ma la guerra sui dazi, prima di attraversare l’oceano, è iniziata già tra Usa e Canada. In risposta ai dazi del 25% annunciati dal premier dell’Ontario Doug Ford sull’elettricità fornita a tre Stati Usa confinanti, Trump ha raddoppiato dal 25% al 50% i dazi su acciaio e alluminio canadesi, a partire da mercoledì. A quel punto Ford ha fatto un passo indietro sancendo una tregua temporanea, che però ai mercati non interessa: le Borse hanno bruciato 279 miliardi, in rosso auto e farmaceutica. L’euro si rafforza sul dollaro, ai livelli di luglio 2024. Musk, Bezos, Zuckerberg, Brin e Arnault, i 5 super-miliardari trumpiani hanno perso in 50 giorni 209 miliardi di dollari di ricchezza. La borsa è volatile, spiegano da Washington.
Stefania Losito