
Carlo e Camilla sono andati a trovare Papa Francesco a Santa Marta, a sorpresa. E il sovrano britannico, in viaggio per quattro giorni in Italia con la consorte, è felicissimo, dicono da Buckingham Palace. I reali, fino a ieri, avevano annullato tutta la parte vaticana della visita in Italia. Ma nel pomeriggio hanno deciso di rendere comunque una visita privata al Papa ancora in convalescenza. “Le Loro Maestà sono state liete che il Papa stesse abbastanza bene da accoglierli e che abbia potuto esprimere personalmente i suoi migliori auguri”, riferisce il portavoce dei reali.
“Nel corso del colloquio, il Papa ha avuto modo di rivolgere un augurio alle Loro Maestà in occasione dell’anniversario del loro matrimonio e ha ricambiato a Sua Maestà l’augurio di un pronto recupero della sua salute”, aggiunge la sala stampa vaticana. I Reali hanno varcato la Porta del Perugino, quella più vicina a Casa Santa Marta, l’albergo dove risiede Papa Francesco. Dopo essere entrati nella Città del Vaticano, hanno fatto ingresso nell’albergo da una porta laterale, probabilmente per mantenere l’incontro il più riservato possibile. Ma all’interno tutto era stato preparato da ore, compresi i doni per i reali. Un incontro cordiale, non lungo. Il terzo incontro tra i due.
Ma la giornata di re Carlo era stata intensa già dal mattino. L’incontro con la premier Meloni a Villa Pamphilij, poi ha visitato il complesso dell’ex Mattatoio industriale a Roma, accompagnato dal presidente Mattarella e guidato dal sindaco della capitale Roberto Gualtieri, e ancora il discorso a Camere riunite a Montecitorio, in parte in Italiano. “Spero di non rovinare la lingua di Dante”, ha scherzato, “sennò non mi invitate più”. E giù gli applausi di deputati, senatori, ospiti e giornalisti, in un’aula, come si dice sold out. E’ il primo discorso di un sovrano britannico al Parlamento, parole chiare sul rapporto strettissimo fra Italia e Regno Unito, che parte da radici profonde. E si proietta in un futuro di collaborazione sempre più ampia su molti fronti, non da ultimo sulla costruzione della pace che – ricorda il re – “non è scontata”. La passione per l’Italia scandisce l’intero intervento di Carlo III a Montecitorio, tra citazioni – Virgilio, che “fu il padre dell’agricoltura sostenibile se così possiamo dire, nelle Georgiche parlò dei cicli naturali della terra, persino del valore del compostaggio”, afferma, e Dante – e rievocazioni, a testimonianza che “noi siamo due popoli e due nazioni le cui storie sono intrecciate tra loro e con quelle del continente europeo”. Sono diversi i passaggi che rendono quello del re un intervento più politico del previsto, a conferma delle intenzioni di questa visita di Stato. Ma anche i molti ricordi personali, come a disegnare una mappa della vicinanza con l’Italia. Il ricordo del viaggio a Capaci di Elisabetta II nel 1992 pochi giorni dopo l’assassinio del “vostro leggendario magistrato antimafia Giovanni Falcone” provoca in aula commozione e una standing ovation. “Una delle gioie della mia vita è conoscere questo Paese – afferma il re – Come qualsiasi vecchio amico sono stato con voi nei momenti più felici e in quelli più tristi della vostra storia nazionale: non dimenticherò mai la visita a Venezia” dopo il restauro del teatro della Fenice o quella “ad Amatrice” dopo il terremoto. Rievoca anche “le terribili sofferenze della popolazione civile italiana” nella seconda guerra mondiale, “l’eroismo della resistenza” e la partigiana Paola Del Din, i suoi “101 anni” e il “suo coraggio”. E menziona non a caso l’Ucraina cui “i nostri Paesi sono stati entrambi al fianco nel momento del bisogno”. Carlo menziona i giovani come “la nostra risorsa più grande, che stanno ampliando tassello dopo tassello il mosaico che compone le nostre relazioni. Ci riempie di orgoglio che Londra sia la città con più italiani residenti all’estero”. Quindi la difesa del Pianeta e la lotta ai cambiamenti climatici come altro pilastro nelle relazioni bilaterali. Re Carlo ricorda che l’Italia è il 1° paese al mondo per specie di vegetali mangiabili: ce ne sono 7.000, qualsiasi regione italiana ha più specie vegetali di qualsiasi stato dell’Europa. Chiude poi il discorso con l’aiuto del sommo poeta: “Qualunque siano le sfide e le incertezze che inevitabilmente affrontiamo come nazioni, possiamo superarle insieme. E potremo dire ‘E poi uscimmo a rivedere le stelle”.
I reali, che ieri hanno festeggiato i 20 anni di matrimonio, sono stati al Colle in serata per la cena di Stato nel salone delle Feste, con circa 150 i selezionatissimi invitati insieme alle alte cariche dello Stato. Nei brindisi di apertura Mattarella rende a sua volta omaggio ai legami tra Italia e Regno Unito. E sottolinea che “la storia che ci unisce Maestà, è iscritta anche nelle vicende del Risorgimento che portò alla unificazione d’Italia, con l’ospitalità riservata a tanti Patrioti esuli nel Vostro Paese, e il sostegno all’impresa di Garibaldi in Sicilia. Valori che celebreremo insieme domani (oggi, ndr), ricordando un momento cruciale per il nostro Paese: la liberazione dal nazifascismo, nel 1945, di Ravenna e di tutta l’Italia, da parte delle truppe alleate. Il debito di riconoscenza che nutriamo al riguardo è davvero indimenticabile”, sottolinea il Capo dello Stato che oggi accompagna i reali nella loro ultima tappa in Italia di questo
viaggio, a Ravenna. Mattarella non manca poi di porgere gli auguri per i 20 anni di matrimonio con Camilla. Carlo risponde con umorismo: “Grazie per aver organizzato per l’occasione questa cena intima per due a lume di candela… “.Camilla è elegantissima. Per lei la giornata è stata tutta un bagno di folla: prima l’incontro in una scuola romana dove le è stata offerta una pizza, poi il gelato in una storica gelateria del centro della capitale. Il suo anniversario romano, che ha voluto festeggiare a suo modo, indossando in Parlamento lo stesso abito che aveva indossato nel 2005 nella cerimonia civile con cui sposò Carlo.
Stefania Losito
(foto dal sito governo.it)