
Il caso dei video intimi rubati a Stefano De Martino e alla compagna Caroline Tronelli. Guido Scorza, membro del Garante della Privacy, parla del lavoro eseguito per fermare la diffusione del materiale. “Abbiamo adottato un provvedimento, rivolgendoci a tutte le piattaforme su cui il video è approdato. Abbiamo comunicato a chi non ha ancora condiviso quel contenuto, ma avesse pensato di farlo, che l’azione potrebbe rappresentare un illecito. Poi- prosegue Scorza- siccome De Martino e la compagna hanno chiesto di accertare l’illecito, abbiamo aperto un’istruttoria per identificare tutti i responsabili”.
Sarà possibile rintracciare i responsabili? Per Scorza “tecnicamente sì, ma sarà difficile identificare chi per primo si è appropriato di quel contenuto. Alcune piattaforme sulle quali il video è stato trovato sono facili da rintracciare. Quello che bisognerà capire è se le aziende proprietarie hanno sede in Europa o in un Paese dove il diritto internazionale può fare poco”. Insomma, “nel momento in cui qualcuno ha accesso a un contenuto privato, vietare la sua circolazione e garantire la privacy è difficile. Spesso i video vengono condivisi su chat di Telegram o Whatsapp, e lì non è più possibile intervenire. Nel caso specifico di cui si parla, noi limiteremo la circolazione del contenuto, ma non la potremo impedire in maniera radicale: è troppo tardi. Niente esclude che tra sei mesi o un anno quel contenuto torni a girare”.
Michela Lopez