
Si avvicina l’inizio del nuovo anno scolastico, ma le famiglie italiane temono il caro libri e il caro cartoleria. Le associazioni dei consumatori, infatti, stimano aumenti fra il 3 e il 5% del prezzo di diari e zaini. A preoccupare, però, è soprattutto il costo dei libri. Nei mesi scorsi l’Antitrust aveva accusato le case editrici di prezzi in crescita, poca concorrenza, ostacoli al mercato dell’usato e sconti limitati. La spesa media per studente per i testi scolastici oggi è pari a 580 euro per le scuole medie e a 1250 per quelle superiori. Poco diffuso, inoltre, l’utilizzo delle versioni digitali, visto che il 95% delle classi utilizza ancora la versione cartacea insieme all’ebook, concesso in licenza e non rivendibile. Secondo dati forniti dall’Associazione italiana editori (Aie), nel 2025 l’aumento del prezzo dei libri scolastici è pari a circa l’1,7% per le scuole medie e all’1,8% per le superiori. Il Codacons, invece, sottolinea il caro cartoleria. Uno zaino griffato rischia di costare oltre 200 euro, mentre un astuccio attrezzato con penne, matite, gomma per cancellare e pennarelli può costare 60 euro e un diario può costare 40 euro.
Da alcune associazioni, come Cittadinanzattiva, è arrivata la richiesta di detrazioni fiscali per le spese sostenute per l’acquisto dei libri di testo e di un innalzamento della soglia Isee per l’accesso ai fondi per l’acquisto di libri. Rispondendo a una recente interrogazione parlamentare presentata da ‘Azione’, il ministro dell’Istruzione, Valditara, ha sottolineato di aver proceduto, attraverso il bilancio ministeriale, a incrementare lo stanziamento del fondo per l’acquisto di libri di testo per le famiglie non abbienti, portandolo dai 133 milioni originari a 137 milioni per il biennio 2024-2025 e a 139 per il biennio 2026-2027. Valditara ha poi ricordato di aver ricostituito la Conferenza nazionale per il diritto allo studio per individuare, insieme ai rappresentati di Comuni e regioni, misure per semplificare l’accesso ai contributi. Proposte, inoltre, misure ulteriori da inserire nella prossima legge di bilancio per agevolare l’acquisto di libri di testo da parte di famiglie meno abbienti.
Vincenzo Murgolo