
Da gennaio a giugno gli italiani hanno lavorato per pagare le tasse allo Stato. Anche a causa di un esercito di almeno 2,5 milioni di evasori, quest’anno i contribuenti hanno impiegato 156 giorni per onorare tutte le richieste avanzate dal fisco, tra acconti e saldi Irpef, Iva, addizionali e contributi previdenziali. E’ il report realizzato dall’Ufficio studi della CGIA, l’associazione artigiani e piccole imprese di Mestre. Al Sud ci sono più evasori: la puglia è al quarto posto, la Basilicata al sesto, con numeri sopra la media italiana che è di quasi il 10%, mentre nel Mezzogiorno sale al 13.
Solo dal 6 giugno fino al prossimo 31 dicembre (209 giorni) gli italiani lavoreranno per sé stessi e per la propria famiglia. Peggio di noi la Francia, dove si pagano tasse più salate, anche se la pressione fiscale più alta di tutti è in Danimarca, e l’Italia è sesta nell’Unione europea.
Stefania Losito