Il pontefice “espressione ideale di una chiesa povera per i poveri”
Papa Leone XIV è il personaggio dell’anno 2025 secondo l’Istituto della Enciclopedia Italiana Treccani. Nelle motivazioni, quella di “aver improntato il pontificato a valori fondamentali dell’esperienza cristiana, come sobrietà, misura e ascolto, espressione ideale di una chiesa povera per i poveri”. “Parsimonioso di presenza e di parole”, come ricorda il Libro dell’anno Treccani 2025, Leone XIV ha scelto di sfumare la propria figura, ridurne la rumorosità, bilanciare posizioni e udienze, sottraendosi con pazienza ai tentativi di collocarlo a destra o a sinistra, tanto sul piano politico quanto su quello teologico.
Leone XIV è il primo papa statunitense, impegnato – com’egli stesso ha dichiarato nel suo primo discorso ai fedeli – a promuovere una pace “disarmata e disarmante”.
Il libro dell’anno Treccani 2025 ripercorre 365 giorni contraddistinti da tensioni belliche, economiche e sociali ma anche da sorprendenti eventi di storia, cronaca e cultura: il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca, l’elezione di Papa Leone XIV, il terzo anno del governo Meloni e, più in generale, il ruolo dell’Europa in uno scenario globale alla ricerca di nuovi equilibri e alleanze, l’assegnazione dei Nobel, le principali rassegne di arte, musica e cinema.
“Abbiamo cercato di raccontare con completezza e profondità di analisi un anno difficile – osserva il direttore Marcello Sorgi – grazie alla solida base professionale della Enciclopedia Treccani e a una rete di qualificate collaborazioni esterne che garantiscono uno sguardo ampio e rigoroso su un presente molto complesso e abbiamo individuato proprio nella Chiesa di Papa Leone XIV un nuovo importante protagonista della scena internazionale, da cui la scelta di nominarlo Personaggio dell’anno. Un 2025 segnato da altri importanti eventi come il dominio di Donald Trump, con l’altalena dei dazi e i negoziati che hanno portato alla tregua in Medio Oriente, l’Europa alle prese con l’ascesa del cancelliere tedesco Friedrich Merz, la crisi francese e la svolta del Regno Unito di Keir Starmer. Senza dimenticare l’Italia, che ha fatto valere il proprio peso in vicende delicate come quella della giornalista Cecilia Sala”.
Stefania Losito