“Sono onesto non rubo”. Così Marco Carta si è sfogato con i giornalisti che lo attendevano all’esterno del Tribunale di Milano dove doveva essere processato per direttissima con l’accusa di aver rubato magliette per 1200euro in un centro commerciale di Milano assieme a una donna di 53 anni. Ieri la polizia locale lo ha arrestato ma oggi il giudice non ha convalidato l’arresto (era ai domiciliari), rimettendolo in libertà. Convalidato l’arresto, invece, per la donna di 53 anni. Ai giornalisti il cantante ha detto che il giudice ha riconosciuto la sua estraneità ai fatti. Resta comunque indagato e sarà processato a settembre. “Le magliette – ha spiegato Carta – non le ho prese io, l’hanno visto tutti. Il giudice ha capito, ora sono un po’ scosso perchè non sono abituato a queste cose”. Ma allora chi le ha rubate le magliette? “Non mi va di dirlo – ha risposto Carta – non faccio la spia. Non sono stato io, questa è la cosa più importante e sono felice di poterlo dire”. Per 24 ore il vincitore del Festival di Sanremo, 34 anni, è stato sulla graticola, nei titoli dei telegiornali nazionali oltre che nei social: “Sono molto scosso spero e mi auguro con tutto il cuore che la stampa e il web diano alla notizia della mia estraneità al reato di furto aggravato la stessa rilevanza che hanno dato all’arresto”, chiede ai giornalisti Carta, che ricorre alla saggezza popolare: “Un vecchio proverbio diceva ‘male non fare, paura non avere’, ho continuato a ripetermelo in attesa di vedere il magistrato e ho fatto bene a ripetermelo e ad aver fiducia nella magistratura che ha riconosciuto la mia totale estraneità ai fatti”.
Angela Tangorra