Le spiagge pugliesi riaprono da lunedì 25 maggio, secondo quanto stabilito dall’ordinanza balneare 2020 firmata dal governatore Michele Emiliano. Tra i primi punti inseriti nel provvedimento regionale, si legge che tra gli ombrelloni dovrà esserci una distanza minima di 3 metri e 3,4 metri per lato. Ogni postazione in spiaggia dovrà avere un’area riservata di 10,2 metri quadri. Non si potrà accedere da un lido all’altro e gli utenti della spiaggia libera non potranno usufruire di docce e servizi dei lidi, per garantire il tracciamento delle presenza; vi saranno particolari attraversamenti per raggiungere il mare e altre aree del lido con corridoi larghi e separazioni tra un percorso e l’altro. Sono confermati i punti sull’uso della costa, compresi gli obblighi dell’uso di plastica biodegradabile e l’accesso regolamentato alle spiagge dei cani e di altri animali di affezione. Così come è obbligatorio il dispenser di gel disinfettanti all’ingresso ma non il termo scanner agli utenti che accedono ai lidi, una misura che resta facoltativa. Tutte, comunque, sono prescrizioni più morbide rispetto a quelle dell’ Inail che prevede, ad esempio, una distanza tra ombrelloni di ben 5 metri.e a tal proposito vi è il plauso delle associazioni di categoria che hanno lavorato con la Regione e l’Anci al provvedimento. “Sarà l’estate della responsabilità e della sicurezza condivisa, per consentire a tutti di non perdere l’appuntamento con la bellezza del mare pugliese”, ha commentato Emiliano.
La possibilità di accedere liberamente ai 900 chilometri di costa pugliese parte da lunedì prossimo e finisce il 30 settembre. I concessionari di spiagge e altri tratti di costa saranno obbligati ad aprire gli stabilimenti e assicurare servizi professionali di assistenza alla balneazione dal 1° luglio a domenica 6 settembre. Per i 69 Comuni costieri pugliesi, sarà necessario organizzare gli accessi e i controlli sulle spiagge libere, avvalendosi di volontari avvalendosi di volontari ed enti pubblici o privati in convenzione.
Stefania Losito